CAPOSSELA ESALTA LA VOGLIA DI BALLARE DEI MATERANI

Vinicio Capossela (foto Francesco Calia)

Pubblico al concerto di Vinicio Capossela (foto Francesco Calia)

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L'artista sul palco non delude le attese e esalta i presenti al Parco del Castello. Unico neo, non si concede mai per un'intervista
di FRANCESCO CALIA

Matera STUPISCE sul palco e non Vinicio Capossela. Per la sua seconda volta a Matera, l'artista nato ad Hannover da genitori avellinesi, coinvolge l'ampia platea presente al Parco del Castello, oltre 1500 i presenti, ma non si concede alla stampa in nessun momento della sua giornata tra le bellezze della città dei Sassi. Firma il suo nuovo libro alla libreria dell'Arco, si fa attendere, ma va via. Prima del concerto un fugace saluto, ignorando le attese dei giornalisti. Poi sale sul palco e accompagnato da un bicchiere di vino da il la ad un concerto coinvolgente, intrigante e particolarmente trascinante in alcuni momenti. Ad accompagnare Capossela nel suo "Musica per sposalizi", spesso rievocati dall'artista, la Banda della Posta autori di "musica ecologica a chilometro zero", una variegata compagnia che annovera tra i suoi componenti un violinista quasi novantenne, ma particolarmente attivo sul palco e ottima spalla per Capossela negli intermezzi tra una canzone e l'altra. Un repertorio ampio tra le musiche danzanti. Dalla mazurka alla polka, passando per valzer, tango e fox trot; ma anche tanta tarantella e quadriglia. Non mancano passaggi legati agli anni 50 e 60 della musica italiana e omaggi ad alcuni famosi artisti, con brani che Vinicio Capossela ha ripreso e cantato nella sua carriera, da Adriano Celentano a Nino Rota. Inoltre, un richiamo alla cultura sarda per il Gambale Twist dei Barritas. Nel finale, tanto spazio, come del resto per tutto il concerto, alla Banda della Posta e, a gran richiesta un must del suo repertorio, San Vito, che ha portato il parco del Castello ad esplodere in un ballo quasi irrefrenabile. Chiusura della serata tra gli applausi per Capossela e la Banda della Posta, che proseguono nel proprio concerto, dopo il previsto finale, per oltre dieci minuti, favorendo anche un momento romantico e la chiusura dedicata alla fine dello sposalizio. Ancora un successo per la quattordicesima edizione del Festival Duni, che ritrova nelle sue scelte artistiche l'approvazione di un pubblico importante, capace di apprezzare un'offerta che ridona il collegamento tra cultura, divertimento e spettacolo alla città.

Tags: festival duni 2013 | festival duni | vinicio capossela

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Rubrica: Cultura / Spettacoli

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