Due uomini e due donne, tutti di Napoli, sono stati denunciati dalla Polizia a Matera dopo aver tentato di pagare con carte di credito clonate merce per circa tremila euro acquistata in negozi della città.
Nella loro automobile, la Polizia ha trovato merce presa in negozi della Puglia per un valore di circa 19 mila euro: in tali occasioni, le stesse cinque carte di credito sequestrate alle due coppie sono state "accettate", mentre a Matera i pagamenti non erano avvenuti.
Secondo quanto spiegato ai giornalisti dal dirigente della squadra mobile di Matera, Nicola Fucarino, le due donne entravano nei negozi e sceglievano la merce; poi arrivavano i due uomini che cercavano di pagare con le carte di credito clonate. Uno dei commercianti si è insospettito e ha chiesto l'intervento della Polizia.
“In un caso come questo scoperto a Matera, – spiega Walter Bruschi, amministratore delegato di CPP Italia, divisione della multinazionale inglese specializzata nella protezione delle carte di pagamento con più di 700 mila clienti nel nostro Paese e oltre 3 milioni di carte assicurate – attivare il servizio SMS di notifica degli acquisti effettuati con la carta ci dà l’allarme al primo acquisto fraudolento. Se, infatti, dovessimo ricevere l’avviso che la nostra tessera è stata usata per un pagamento da noi non autorizzato, non dovremmo far altro che avvisare l’emittente la carta, che provvederà al blocco della stessa. Perciò il numero di blocco,che l’84% delle persone intervistate non conosce a memoria, deve essere tenuto sempre a portata di mano”.
“Purtroppo gli italiani – continua Bruschi – da un lato temono le frodi con le carte di pagamento ma dall’altro non prendono contromisure adeguate. Infatti, secondo i risultati di una nostra recente ricerca, solo il 30,9% degli intervistati utilizza il servizio di SMS alert mentre meno del 40% degli intervistati controlla gli estratti conto”.
“Sembrerà superfluo dirlo – conclude Walter Bruschi – ma non bisogna mai annotare i codici di bancomat e carte di credito assieme le carte stesse. La nostra ricerca evidenzia come il 13% degli intervistati non ricordi a memoria il pin delle carte”.