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16/10/2013 21.13.39 - Articolo letto 2805 volte

REGIONALI, SCHIERAMENTI NEL CAOS

ELEZIONI ELEZIONI
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Conto alla rovescia per la presentazione delle liste. Solo tre i candidati-presidenti finora ufficializzati. Il centrosinistra resta senza la sinistra. Difficoltà di manovra nel centrodestra
di ANTONIO GRASSO
Basilicata Quadro politico lucano ancora nel caos a poche ore dal termine di scadenza (fissato per le ore 12 di sabato 19 ottobre prossimo ndr) per la presentazione delle liste. Molti, infatti, i nodi ancora da sciogliere. Non solo nella composizione delle liste ma anche nella costruzione delle alleanze. E per i vari schieramenti sono ore frenetiche e decisive. Trattative e incontri finalizzati alla ricerca di un accordo proseguono ad oltranza. Anche perché il tempo stringe e c’è anche la necessaria raccolta firme da espletare, ai fini della presentazione stessa. Al momento, però, la situazione vede tre soli candidati-presidenti già certi e ufficialmente ai nastri di partenza. Il primo è l’ex assessore regionale alle Attività Produttive nonché vincitore delle primarie del 22 settembre scorso, Marcello Pittella. Il lungo ed estenuante braccio di ferro andato avanti per giorni (e che a un certo punto ha fatto anche temere la spaccatura del Pd e la conseguente presentazione di ben due coalizioni di centrosinistra ndr) fra lui e i vertici regionali del partito circa la composizione delle liste, di listino e perimetrazione della coalizione, ha – però – fatto slittare i lavori di allestimento e, in alcuni casi, compromesso il rapporto con vecchi alleati politici, come ad esempio la Sel di Vendola che ieri sera, nel corso della direzione regionale del partito, ha deciso di rompere col Pd. Anche se, già all’indomani del successo di Pittella alle primarie, lo stesso partito vendoliano – per bocca della sua giovane segretaria, Maria Murante – si era chiamato fuori dal centrosinistra. Per cui la direzione è servita, nella sostanza, solo a sancire una decisione già presa giorni addietro. Ma, in assemblea, non all’unanimità dei presenti. Anzi. Al termine di un’animate discussione - alla presenza del coordinatore nazionale di Sel, Francesco Ferrara, e fedelissimo del governatore pugliese Vendola - la proposta è stata messa ai voti. E il partito si è pressoché spaccato. Con il consigliere regionale uscente, Giannino Romaniello, il consigliere provinciale di Matera, Antonio Santochirico, il segretario provinciale del Materano, Giuseppe Di Sanzo e altri da un lato (a favore di un’alleanza con la coalizione pittelliana di centrosinistra ndr) e i sostenitori della linea espressa dalla segretaria Murante dall’altra. E prevalsa quest’ultima con 20 voti a favore contro 9 contrari. Usciti dalla coalizione, ora si lavora ad una mini-coalizione di area con Rifondazione comunista e altri movimenti e associazioni e all’individuazione del candidato-presidente (si parla di una figura esterna). Nel Pd, invece, superata una prima fase muscolare ne resta un’altra. E riguarda la composizione del listino. I renziani del partito chiedono che non diventi il luogo degli accordi e della solita spartonza. “La prima cosa che chiediamo è che nel listino del centrosinistra o vengano messe persone della società civile che si sono distinte in Basilicata oppure azzerarlo con la candidature dei parlamentari come nel 2010”. Proposta avanzata direttamente dal sindaco di Latronico, Fausto De Maria, nel corso di un incontro tenutosi Policoro. Una riunione operativa, convocata per fare il punto della situazione, per scegliere le candidature da inserire nella lista del Pd e per proporre alcuni punti nel programma della coalizione di centrosinistra. Vedremo se la proposta verrà accetta sia dai vertici del Partito-Regione che dallo stesso candidato governatore, alle prese anche con la composizione della lista del presidente. L’altro candidato-presidente è la radicale Elisabetta Zamparutti, eletta – in Basilicata - alla Camera dei deputati in occasione delle Politiche del 2008. Sarà lei a guidare la lista della “Rosa nel pugno” (recante nel simbolo i temi delle battaglie e delle identità radicali e la scritta “Ecologisti, laici, democratici, liberali e credenti” ndr) alle regionali novembre. Mentre Maurizio Bolognetti, segretario dei radicali lucani, guiderà la lista dei candidati della provincia di Matera. Nel listino - insieme alla stessa Zamparutti - ci sono nell’ordine Maria Antonietta Ciminelli, Carlo Giordano, l’ex procuratore Gaetano Bonomi e il ministro degli Esteri Emma Bonino. La lista provinciale, oltre al capolista Maurizio Bolognetti, comprende anche la stessa Zamparutti, Mauro Martiello, Marco Pannella, Gaetano Bonomi ed Emma Bonino. Già in pista anche il candidato-portavoce alla carica presidenziale del M5S. E’ Piernicola Pedicini, 44 anni, esperto in Fisica medica al Crob di Rionero in Vulture e già candidato alle ultime Politiche di febbraio scorso nelle liste del MoVimento al Senato della Repubblica. Si è classificato secondo alle votazione on line del M5S lucano, alle spalle del tenente della polizia provinciale di Potenza Giuseppe Di Bello, ma è subentrato a quest’ultimo dopo l’esclusione del tenente dalle liste per dei “vizi formali” in merito alla presentazione delle documentazione necessaria alla candidatura. Esclusione comunicata dello staff nazionale subito dopo la chiusura della votazione e che ha fatto andare su tutte le furie lo stesso Di Bello, fino a portarlo al passo di addio dal M5S. Perché, come lui stesso ha poi affermato nel corso di un’intervista radiofonica su Radio Laser, “si sono calpestati, in un sol colpo, dei sacrosanti principi di democrazia diretta. Questi signori hanno voluto fare i burocrati, quando sono loro stessi i primi ad ergersi a paladini dell’antiburocrazia. E io questo – ha chiosato il tenente - non lo posso proprio accettare”. Uscito dal MoVimento, lo stesso Di Bello non ha perso tempo e ha subito dato vita ad una lista civica dal nome “Liberiamo la Basilicata”, che prenderà parte alla tornata del 17 e 18 novembre insieme – con tutta probabilità – con altre liste e contenitori civici come PrimaVera Lucana. Resta solo da capire chi sarà il candidato-presidente. Manovre ancora in corso nel centrodestra. Difficile la sintesi fra il Pdl e tutti gli altri partiti incontrati, nei giorni scorsi, per dare vita alla coalizione. In mattinata si era diffusa voce di un accordo raggiunto con Scelta civica e Udc e che prevedeva la candidatura a presidente del senatore Tito Di Maggio. Ma alcune resistenze incrociate, sia all’interno dello stesso Udc che di Fratelli d’Italia, stanno facendo slittare l’ufficializzazione. Arriverà nelle prossime ore? Lo si vedrà. 


Sassiland News - Editore e Direttore responsabile: Gianni Cellura
Testata registrata presso il Tribunale di Matera n.6 del 30/09/2008




 
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