Si è svolto ieri in contrada Le Piane, nei pressi della Grotta dei Pipistrelli la tredicesima edizione del “Dog Soldiers” il tradizionale motoraduno organizzato dagli Indian Bikers di Matera. E non poteva esserci location più appropriata per dar vita all’evento “Mother Matera” quello che è diventato uno dei più accreditati bike show del Sud Italia, un vero e proprio happening a base di bicilindrici e rock che riunisce sia gli appassionati di moto che gli amanti della vita “on the road”. I centauri sono arrivati da tutta Italia e da alcuni paesi europei. Hanno avuto a disposizione l’intera area all’aperto della “Club house”, la sede del sodalizio materano, per montare le tende e divertirsi in libertà partecipando ai giochi ed alle iniziative proposte dal “Matera Chapter”. L’offerta musicale è stata, come sempre, molto variegata privilegiando i gruppi emergenti e quelli locali. Il raduno è stata l’occasione per fare amicizia e scambiare opinioni tra motociclisti di estrazione diversa. Dai fanatici delle custom/special più inusuali agli integralisti del “bad twin” di Milwakee. Dagli amanti del mito Buell (marchio ormai fuori produzione) ai convinti sostenitori della tecnologia giapponese del quadrunvirato Honda, Suzuki, Yamaha e Kawasaki. E poi ancora la scuola motociclistica italiana con le Ducati in prima linea ed i nostalgici della Moto Guzzi, ma anche la filosofia tedesca a marchio Bmw. Il raduno organizzato dagli Indian Bikers materani è, da questo punto di vista, un raduno “democratico” o “politically correct” poiché aperto a tutti i tipi di due ruote sebbene a farla da padrone anche quest’anno siano state le Harley Davidson finemente personalizzate. A cominciare da quella in una misteriosa livrea nera del presidente Rosario, capo storico del sodalizio materano che riunisce i motociclisti contraddistinti da una passione vera, senza fronzoli. Ma più di tutto è lo stile di vita free ad accomunare i centauri in questa due giorni ricca di eventi e spettacoli, durante i quali gli ospiti hanno potuto girare tra stand gastronomici, tatuatori, e banchi per la vendita di accessori, parti speciali ed abbigliamento tecnico. Anche per questa edizione sono previsti diversi premi per le moto a seconda della categoria. Come in ogni motoraduno che si rispetti, c’erano hot dog, patatine, fiumi di birra fino a notte fonda. La finalità del raduno è stata, come sempre quella di divertirsi in un’atmosfera amichevole, non a caso è valso il motto della manifestazione, lo stesso da 13 anni: vieni in pace o stai a casa.
Giovanni Martemucci