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24/10/2013 17.43.31 - Articolo letto 2705 volte

Dati Svimez, Lopatriello: “Basilicata ultima tra le ultime”

Lopatriello e commissario prefettizio Lopatriello e commissario prefettizio
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Nota dell'ex sindaco di Policoro
Policoro “Cristo si è fermato a Eboli” scrisse Carlo Levi negli anni del confino in Basilicata tra il ’35 e il ’36 per descrivere una realtà, quella meridionale, e in particolar modo quella lucana, fuori dalla storia. Oggi come allora, il romanzo conserva ancora una profonda verità: “Cristo si è davvero fermato a Eboli, dove la strada e il treno abbandonano la costa di Salerno e il mare, e si addentrano nelle desolate terre di Lucania. Cristo non è mai arrivato qui”. Non è un caso, ad esempio, che Matera non sia ancora servita dalle Ferrovie dello Stato.
“La situazione italiana è allarmante, complice una crisi che non dà tregua – commenta il candidato regionale in quota Cdu nella lista Mir, Nicola Lopatriello, ma lo è ancora di più quella del Sud, addirittura drammatica quella della Basilicata”. A confermarlo, i dati dell’ultimo rapporto stilato dall’Associazione per lo sviluppo dell’industria nel Mezzogiorno (SVIMEZ).
Secondo lo studio SVIMEZ nel 2012 il Pil è calato nel Mezzogiorno del 3,2%, oltre un punto percentuale in più del Centro-Nord, con oltre 500 mila occupati che dal 2008 hanno perso il proprio posto di lavoro. Più in particolare, negli ultimi posti di questa speciale classifica troviamo la Basilicata, penultima, il cui Prodotto interno lordo si attesta al -4,2%. Per avere una idea ancora più chiara e comprendere meglio l’allarme socio-economico rintracciabile nella nostra regione, basta confrontare in valori assoluti il Pil lucano con quello della Val d’Aosta. Il primo è fermo a 17.647 euro, il secondo a 34.415 euro. Il divario tra la regione più ricca d’Italia e la Basilicata, nel 2012, è quasi il doppio: in altri termini, un valdostano ha prodotto nell’ultimo anno quasi 17 mila euro in più di un lucano.
Ma non è tutto. Nel 2012 il 14% delle famiglie meridionali ha guadagnato meno di mille euro al mese, quasi tre volte più del Centro-Nord (5%). In Basilicata si raggiunge addirittura il 16,7%, e il 18,5% delle famiglie lucane (peggior regione d’Italia) ha almeno un disoccupato in casa.
“I dati diffusi dallo SVIMEZ – afferma Lopatriello - descrivono ancora una volta l’esistenza di due Italie, quella del Nord, che nonostante la congiuntura economica riesce, seppur a fatica, ad andar avanti, e quella meridionale, abbandonata a se stessa. Abbiamo poi la nostra regione – prosegue l’ex sindaco di Policoro – ultima tra le ultime, su cui pesa una pessima gestione della cosa pubblica da parte di quel governo di centro-sinistra ancorato per decenni a interessi di tipo oligarchico-lobbistico”.
C’è infine il rischio desertificazione, con una crisi demografica che non conosce sosta e con una fuga incessante di cervelli. Nel 2012, al Sud, i morti hanno superato i nati: un risultato negativo che si era verificato solo nel 1867 e nel 1918, mentre negli ultimi venti anni sono emigrati verso il nord circa 2,7 milioni di meridionali.
“Sono dati imbarazzanti – commenta Lopatriello – che sembrano però non interessare il Pd lucano che da troppi anni privilegia interessi di “poltrona”: senatori, onorevoli, un capogruppo alla Camera, perfino un “saggio”. Benessere e carriera personale sono gli unici fini da parte di chi, da ormai troppo tempo, ha avuto in mano il potere nella nostra regione. Cristo, come diceva Levi,  - prosegue l’ex primo cittadino policorese - non si è fermato a Eboli perché ha donato alla nostra regione risorse che tutta Italia ci invidia, ma mai, e dico mai,  il centro sinistra è riuscito a mettere a dimora queste risorse per consentire ai lucani di vivere in maniera dignitosa. Probabilmente preferiscono che i nostri corregionali vivano in uno stato di dipendenza dal bisogno”. “Questo è l’anno zero – conclude Lopatriello. Il centro sinistra ha fallito e i numeri lo testimoniano, pertanto è necessario ripartire con una nuova classe dirigente che ha a cuore gli interessi collettivi, gli interessi della Basilicata intera”.
Infine Nicola Lopatriello si è soffermato sul finanziamento di oltre 32 milioni di euro stanziato dalla Regione Basilicata per la sicurezza nelle scuole. “L'elenco delle opere da finanziare – si legge in una nota - e' stato definito dopo una complessa e articolata indagine sullo stato di conservazione dell'intero patrimonio scolastico regionale e sul livello di vulnerabilità sismica degli edifici”. Al comune di Policoro sono stati elargiti soltanto 500 mila euro per la messa in sicurezza della scuola materna di via Monte Rosa. “Hanno compiuto una così complessa e articolata indagine di verifica degli istituti regionali – commenta ironico Lopatriello – che non si sono accorti che il Liceo Scientifico “E. Fermi”, la scuola media “Aldo Moro”, l’istituto “L. Milani” necessitano di interventi strutturali e di messa a norma”.  Lopatriello, a conclusione del suo intervento, fa un appello ai lucani affinché con l’arma del voto diano alla Basilicata una nuova classe politica più attenta alle esigenze delle popolazioni.



Sassiland News - Editore e Direttore responsabile: Gianni Cellura
Testata registrata presso il Tribunale di Matera n.6 del 30/09/2008




 
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