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12/11/2013 18.36.48 - Articolo letto 2924 volte

RIMBORSOPOLI, REGIONE PARTE CIVILE

Giunta regionale - 31 gennaio 2012 Giunta regionale - 31 gennaio 2012
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La massima istituzione lucana chiederà i danni a tutti gli ex consiglieri e assessori regionali coinvolti nell’ambito dell’omonima inchiesta sull’uso dei rimborsi percepiti nel biennio 2010 - 2011.
di ANTONIO GRASSO
Basilicata “Rimborsopoli lucana”. La Regione Basilicata chiederà i danni a tutti gli ex consiglieri e assessori regionali coinvolti nell’ambito dell’omonima inchiesta sull’uso illecito dei rimborsi percepiti nel biennio 2010 - 2011. Inchiesta condotta dalla Procura della Repubblica di Potenza col coordinamento di Carabinieri, Guardia di Finanza e Polizia di Stato. La massima istituzione lucana ha, infatti, depositato la richiesta di “costituzione di parte civile” nei confronti degli indagati che, ieri mattina, si sono presentati davanti al gup, Michela Tiziana Petrocelli, per l’avvio dell’udienza preliminare. Lo ha fatto tramite i suoi stessi legali (Pasquale Golia e Maurizio Brancati) che, proprio in occasione dell’udienza preliminare di ieri, si sono presentati in Tribunale, depositando presso la cancelleria del gip un fascicolo di 11 pagine. L’incarico ai due avvocati dell’ufficio legale dell’ente è a firma del governatore uscente, Vito De Filippo. Dunque, l’ex presidente che si costituisce contro se stesso (essendo anch’egli indagato e iscritto al sesto posto nell’elenco dei 38 imputati, di cui 33 consiglieri più i 5 “esterni”, accusati di reati vari ndr), come – del resto – si può evincere già dalla prima pagina della stessa dichiarazione depositata. Una procedura a dir poco kafkiana, insomma. Ma tant’è. Ad ogni modo, la costituzione di parte civile si prefigge di “conseguire, da ognuno, il risarcimento del danno patrimoniale cagionato all’ente dall’indebita percezione dei rimborsi e per ottenere - in relazione alla gravità dei singoli comportamenti - il risarcimento del danno, scaturito dall’incidenza negativa della generalità delle condotte contestate sulla credibilità istituzionale (reputazione, prestigio ndr) della Regione Basilicata sia verso altre Istituzioni, che verso la generalità dei cittadini”. Invece, il “danno derivante dalla lesione dell’interesse collettivo” è alla base della richiesta depositata dall’avvocato Franco Morlino per conto dell’associazione dei consumatori “Codici”. Molteplici risultarono, infatti, le anomalie riscontrate dagli investigatori nelle rendicontazioni delle spese, gonfiate a dismisura. Fra le contestazioni: viaggi e vacanze (con parenti più o meno stretti), cene e lauti pranzi (spesso nemmeno consumati e con ricevute fiscali alterate a più riprese), spese domestiche, ricariche telefoniche ed altre innumerevoli minuzie. Per questo il gup dovrebbe esprimersi nella prossima udienza, già fissata per il 16 dicembre. Ieri non è stato possibile andare oltre le questioni preliminari, a causa di alcuni difetti di notifica sollevati da più di qualche avvocato.


Sassiland News - Editore e Direttore responsabile: Gianni Cellura
Testata registrata presso il Tribunale di Matera n.6 del 30/09/2008




 
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