NUOVE ESPLOSIONI E RILIEVI SISMICI DELLA TOTAL

Estrazione petrolifera, trivellazioni

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Nota di Organizzazione lucana ambientalista

Gorgoglione La Ola, Organizzazione lucana ambientalista, rende noto che giunta regionale della Basilicata con proprio parere positivo(deliberazione giunta regionale n. 1504 del 14/11/2013 - Bollettino Ufficiale n.41 del 1/12/2013) nell'ambito della procedura VIA, ha espresso "giudizio favorevole di compatibilità ambientale per il progetto di nuove prospezioni sismiche nell'ambito della concessione Gorgoglione" della TOTAL.

Centinaia di nuove cariche esplosive verranno fatte brillare in appositi pozzetti nel sottosuolo in un territorio molto vasto che comprende i comuni di Corleto Perticara, Montemurro, Gorgoglione e Cirigliano. Le opposizioni dei numerosi cittadini e associazioni rispetto alla pericolosità delle cariche esplosive contro questa istanza non hanno fermato la Total che potrà effettuare, grazie all'autorizzazione regionale, le proprie ricerche di idrocarburi finalizzate a scandagliare con esplosioni il sottosuolo in un raggio di circa 50 Kmq e che avranno durata presumibile di due mesi.

Esse prevedono lo stendimento di una rete di cavi e magnetofoni. Una attività che, secondo testimonianze e denunce di cittadini, ha già provocato e può provocare lesioni alle strutture degli edifici compromettendo lo stato delle sorgenti. Le nuove ricerche della Total sono tese a intensificare le estrazioni nell'area della concessione Gorgoglione e comprendere l'ubicazione di nuovi pozzi esplorativi che la compagnia francese ha intenzione di realizzare.

La Ola ricorda inoltre come la Total abbia richiesto nel mese di marzo
2013 alla Regione Basilicata l'ampliamento dell'area della concessione Gorgoglione per altri 80 Kmq, sino al medio Basento, con i comuni di Brindisi di Montagna, Anzi, Trivigno, Castelmezzano e Laurenzana dove la compagnia petrolifera è presente anche nel limitrofo permesso di ricerca Serra San Bernardo assieme ad ENI e Medoilgas. Un permesso di ricerca oggi pendente presso gli uffici regionali che secondo stime segrete, note alle sole compagnie petrolifere, avrebbe un potenziale di oltre 200milioni barili di greggio.