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19/03/2014 18.46.51 - Articolo letto 1923 volte

BRIO Matera: Dubbi sulla differenziata

PRESTO A REGIME LA RACCOLTA DIFFERENZIATA PRESTO A REGIME LA RACCOLTA DIFFERENZIATA
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Per l'associazione è positiva la raccolta estesa anche ad Acquarium e C.da San Francesco, ma l'impianto di compostaggio funziona?
Matera "Apprendiamo con piacere - si legge in una nota di BRIO Matera - che dal 1° aprile p.v.  a Matera la raccolta differenziata porta porta partirà anche nei due quartieri Acquarium e C.da san Francesco, come primo  passo per l'estensione anche ai borghi Venusio e La Martella (e ci auguriamo anche i due borghi Picciano), come deliberato dal consiglio comunale nel 2011.
E' un passo avanti la definizione di un nuovo bando per la  porta a porta in tutta la città di Matera, unico sistema in grado di assicurare grandi percentuali di differenziazione delle frazioni di rifiuto prodotte. Positivo anche il principio dei sacchetti trasparenti per valutare la correttezza del rifiuto conferito per tipologia, per poi comminare sanzioni ai contravventori, una volta accertata la reiterazione dell'atto contravventivo. Bene anche le isole ecologiche presso i mercati ortofrutticoli.
Tuttavia non è ancora chiaro, da quanto dichiarato, come e dove verrà conferito il rifiuto organico, la frazione più consistente del totale dei rifiuti prodotti (il 40 per cento).  Infatti se esso continua ad esser portato in discarica, stante il cattivo funzionamento dell'impianto di compostaggio comunale (a quanto ci risulta, ma vorremmo esser smentiti), la differenziazione dello stesso perde di significato, non potendosi ricavare da esso compost utilizzabile in agricoltura come concime; allo stesso tempo il rifiuto organico conferito in discarica, se non trattato, quando si decompone produce il percolato, sostanza inquinante e ricca di metalli pesanti, che va captata e trattata a parte.   Per questo motivo l'organico va trattato unicamente in impianti di compostaggio che funzionino, onde evitare il circolo vizioso di altre sostanze inquinanti da prelevare e soprattutto recuperare per intero la materia.
Come ricordato in una lettera inviata all'assessore all'ambiente il 23/10/2013, un buon sistema di raccolta differenziata accanto alle necessarie sanzioni al cittadino inadempiente, avrebbe bisogno di meccanismi di incentivazione e premialità che incoraggino la corretta esecuzione, quali sgravi sulla tassa dei rifiuti in base alla corretta differenziazione o altri corrispettivi economici sul conferimento dei materiali.
In ultimo, tra le altre proposte, sarebbe opportuno mostrare ai cittadini il funzionamento dell’intera filiera locale della raccolta differenziata e il relativo processo di recupero dei materiali, onde chairire il funzionamento di filiera e sfatare la "leggenda" popolare che  ritiene che tutto finisca comunque nell’indifferenziato."

Di seguito la lettera a suo tempo inviata.

"All’assessore all’Ambiente e Igiene urbana del Comune di Matera
Viale Aldo Moro  75100 Matera
 
ANALISI SINTETICA DELLE CRITICITÀ DEL SERVIZIO DI RACCOLTA DIFFERENZIATA A MATERA E PROPOSTE DI MIGLIORAMENTO
 
  • Inadeguatezze di sistema:
                      
 - il sistema di raccolta stradale  di per sé  non incentiva al corretto conferimento delle varie frazioni e non responsabilizza il cittadino, che tende facilmente  ad abbandonare il rifiuto al di fuori del cassonetto.  Necessità di ampliare il sistema del porta a porta al resto della città.
- assenza di corretta informazione  e di un piano di comunicazione sulle modalità di conferimento e su dove conferire le tipologie non coperte dalle c.d. isole ecologiche (rifiuti elettronici,  pile e batterie esauste, ingombranti, metalli, biomassa di provenienza da lavori di giardinaggio)
- assenza di corretto conferimento a monte da parte dei cittadini (frazione non pura) e a valle (non utilizzo di un impianto di compostaggio funzionante ) del rifiuto organico,   ben il 40% della produzione totale, conseguentemente produzione di compost di cattiva qualità.
 
  • Proposte migliorative:
 
  • Per aumentare i volumi di differenziazione occorre anche introdurre meccanismi di incentivazione e premialità (sgravi sulla tassa dei rifiuti in base alla corretta differenziazione o altri corrispettivi economici sul conferimento dei materiali). Parallelamente  si deve prevedere  ed applicare un chiaro meccanismo  di sanzionamento di chi non osserva queste pratiche, che è possibile individuare univocamente solo con sistema porta a porta.
  • Tra le basilari e preliminari azioni di comunicazione , presso ogni isola ecologica occorre innanzitutto apporre un sintetico prospetto informativo con tutte le specifiche per il conferimento di ogni tipologia di rifiuto, il numero da chiamare per chiarimenti e l’indirizzo del/dei  centro/i  cittadino/i di recupero ingombranti ed altre tipologie di rifiuto non coperte dalle isole ecologiche. Lo stesso centro va segnalato correttamente anche  dal punto di vista della cartellonistica stradale, ora assente.
  • Le successive azioni di comunicazione  possono contemplare tutte le altre forme tradizionali, dai manifesti stradali, alle brochures da distribuire in luoghi pubblici, dagli spot televisivi alle pagine web e sui social network.
  • chi abbandona rifiuti al di fuori dei cassonetti, contribuendo alla  formazione di discariche abusive, può essere individuato con telecamere di sorveglianza posizionate presso i punti più critici (sull’esempio di altre città come Pavia) e sanzionato di conseguenza.
  • È opportuno mostrare  ai cittadini il funzionamento dell’intera filiera locale della raccolta differenziata e il relativo processo di recupero dei materiali, onde sfatare la diceria popolare che  ritiene che tutto finisca comunque nell’indifferenziato.
  • Sull’impiantistica è necessario pensare d’intesa con un bacino più ampio di comuni della provincia, a impianti di trattamento meccanico-biologico, da affiancarsi al corretto compostaggio,  per il massimo recupero della materia residua.
  • Nell’azione di prevenzione, sensibilizzazione e sanzionamento, in supporto alle autorità preposte, si può pensare al coinvolgimento delle guardie ambientali volontarie delle associazioni ambientaliste (es. WWF), che già in altre realtà urbane svolgono mansioni  similari, dietro apposita convenzione inter-istituzionale.
    
 
Matera, 23/10/2013
 
ass. culturale B.R.I.O.  Brillanti Realtà in osservazione  –  sede operativa di Matera"



Sassiland News - Editore e Direttore responsabile: Gianni Cellura
Testata registrata presso il Tribunale di Matera n.6 del 30/09/2008




 
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