Al termine di un allenamento, il coach della Bawer Olimpia Matera, Giovanni Benedetto, ha rilasciato all'Ufficio Stampa un'intervista contenente la seguente dichiarazione:
E così ancora quest'anno abbiamo raggiunto l'ambito obiettivo dei playoff. Ma la cosa non va sottovalutata, si tratta di un risultato di eccezionale valore, raggiunto da una società sportiva che ha fatto sacrifici enormi per raggiungere una meta preclusa a più blasonate concorrenti, in territori dal tessuto economico decisamente più fitto e rigoglioso rispetto a quello della nostra piccola realtà. La retrocessione di Firenze, come le difficoltà di Lucca e Bari, inimmaginabili all'inizio del campionato, restano un monito per tutti.
Nella regular season abbiamo avuto un inizio difficile, poi una parte centrale di grande interesse, giocata bene, scalando la classifica anche in maniera imponente. Sicuramente le ultime partite ci hanno trovato in condizioni fisiche non ottimali e abbiamo perso brillantezza; in questa serie Silver non ci si può permettere passi falsi, con due americani per squadra e con formazioni che si sono attrezzate benissimo, se non all'inizio, anche durante il torneo. In una serie che è stata rivoluzionata da dicembre in poi, tutte le società hanno puntato sull'acquisizione di nuovi giocatori, cercando di rinforzare ancora di più il roster.
Per i playoff scommetto sulla Bawer. Sono portato a scommettere sulle cose che faccio e che gestisco io, quindi sulla squadra che alleno. Punto sul lavoro mio e dei miei atleti. Certo abbiamo il rammarico di non aver maturato quella posizione che ci eravamo ampiamente meritati, però nulla è compromesso. I playoff sono una storia a sé, è un campionato strano ed estremamente ristretto, formato da un massimo di 5 partite per turno di eliminatorie in un massimo di 8/9 giorni. Giocare i playoff vuol dire essere pronti e preparati, essere la squadra che riesce a dare quel qualcosa in più, in un tempo così limitato.
Nei playoff incontrare Treviglio ai quarti non significa ottenere sconti: tutte le squadre presenti nella post season hanno dimostrato di saper conseguire affermazioni di grande risalto, in casa come fuori, e poi i playoff sono sempre una storia a parte. Ci sono squadre che non sono date per favorite, ma trovano la combinazione giusta per infilare una serie di risultati positivi, la casistica è ampia. Quindi tutte le carte si rimescolano e nessuno sa come andrà a finire fino all'ultima partita utile dell'ultimo girone. E' il bello del basket e noi ce la giochiamo sicuramente fino in fondo.
Ai tifosi continuo a chiedere di aiutare tutti noi a vincere questo campionato: sicuramente possiamo ancora vincerlo, siamo nei playoff, le difficoltà sono ancora maggiori, ma le soddisfazioni saranno ancora più grandi se alla fine ci saremo riusciti. Se non dovessimo farcela, è normale che mi prenderò le mie responsabilità - nello sport, come nella vita, bisogna contemplare anche il rischio delle sconfitte e affrontarle con coraggio ("La vittoria ha moltissimi padri, la sconfitta è orfana ", per dirla con John Keats). Tuttavia, ancora quest'anno abbiamo mantenuto la squadra di Matera ad alti livelli, e questo non è un obiettivo di secondo piano. Certo la cosa più bella è quella alla quale tutti quanti noi puntiamo: vincere il campionato, e noi ci proveremo fino alla fine, con il massimo impegno e con l'aiuto dei tifosi.
Trascorrerò un altro anno qui a Matera, lo prevede il progetto triennale concordato con la società. I nostri piani prevedevano che in tre anni avremmo dovuto far salire la squadra materana nelle prime posizioni di classifica, mi sembra che ci siamo riusciti. In passato, ad eccezione di quanto ottenne coach Miriello il primo anno, Matera non è mai riuscita a entrare nei playoff negli otto anni successivi. Noi ci siamo riusciti, per la seconda volta consecutiva e con largo anticipo. E la sfida si rinnoverà con ogni probabilità anche il prossimo anno. E' indubbio che sia più facile allenare per conto di società dotate di maggiori possibilità e ambizioni più elevate, però riuscire ad ottenere questi risultati con Matera è decisamente più bello e interessante. Quindi il progetto continua, un altro anno ci aspetta. Chissà dove disputeremo il prossimo torneo: potremmo farlo in Gold o in Silver, potrebbero modificare i campionati per l'ennesima volta. Il nostro obiettivo resta riuscire a mantenere Matera sugli stessi livelli, dunque su standard estremamente alti.
Dai miei giocatori mi aspetto il massimo. Perché lo devono a sé stessi, alla società che li ha accolti, e alla città che li ha adottati con grande affetto. Lo devono perché è un obbligo di ogni singolo professionista, e quindi mi aspetto che diano sempre il massimo. Ogni tanto può anche non capitare, questo fa parte delle cose: succede che non ci sia il massimo della condizioni, che capiti qualche infortunio, L'atteggiamento che i miei giocatori devono avere nei confronti di questi playoff deve essere di massima attenzione e concentrazione: ne va del loro futuro, ne va del compimento delle buone prestazioni che hanno dimostrato in questi dieci lunghi mesi, ed è importante che lascino comunque un buon ricordo. Dall'impegno profuso in tutte le partite, sia della regular season, sia dei playoff, la società e l'allenatore trarranno le giuste valutazioni per formare una squadra sempre più forte e determinata, anche per la prossima stagione.