Matera 2019 al Salone Internazionale del Libro

Da sinistra il presidente di Magna Grecia Lucana Maria Celano e l´archeologa Maria Annunziata Cera

Da sinistra: Paolo Verri, Mariateresa Cascino, Domenico Tripaldi e Roberto Placido

Numerosi partecipanti al Salone Internazionale del Libro

Fabio Casaletti e signora

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Numerosa la partecipazione all’incontro con le istituzioni
di FRANCESCO TOSCANO

Matera Torino - La tromba d’aria che ha investito il capoluogo subalpino nella tarda serata di ieri non ha affatto smorzato l’entusiasmo che animava i torinesi per la calda e soleggiata giornata nonché per il Salone Internazionale del Libro, l’imperdibile happening che ogni anno attira i media e gli appassionati lettori di tutto il mondo nell’imponente struttura del Lingotto Fiere, nell’omonimo quartiere della prima capitale d’Italia.
Tra gli innumerevoli stand disposti in una sterminata scacchiera che ricorda la pianta romana di Augusta Taurinorum non è stato tuttavia arduo raggiungere lo stand dedicato alla candidatura della città dei Sassi quale Capitale Europea della Cultura per il 2019 che sarà visitabile anche nella giornata di oggi. Diversamente dalla stragrande maggioranza degli altri stand, il nostro era onorato di una partecipazione viva e numerosa, ma molto raccolta. Era molto di più di una banale rimpatriata tra nostalgici, la sete di conoscenza della cultura e dell’identità dell’unica regione italiana con due nomi era un magico e profumato fluido che creava un’intesa vincente tra i partecipanti. È stato immediato realizzare che ci si trovava tra personalità preparate ed esperte. La professoressa Maria Annunziata Cera, archeologa montalbanese attiva da trentaquattro anni a Verona (nella foto a destra), non ha dubbi: anche Grottole ha avuto i suoi Giulietta e Romeo, i suoi Montecchi e i suoi Capuleti. «A Verona pagano cinquemila euro per trascorrere la prima notte di nozze nella casa di Giulietta, noi non ci sappiamo vendere» ha sentenziato la paletnologa.

Questa è solo una delle numerose ricerche condotte dalla professoressa Cera insieme all’associazione culturale Onlus Magna Grecia Lucana di Torino che ha organizzato per il prossimo agosto ben due concorsi nazionali di poesia: il primo è intitolato alla nota poetessa valsinnese Isabella Morra ed è indirizzato alla poesia in lingua italiana, il secondo è dedicato all’indimenticato Albino Pierro ed è riservato alla poesia dialettale, cavallo di battaglia del poeta tursitano. Fabio Casaletti (nella foto) dell’Associazione Amici della Lucania di Chieri (TO) ha commentato il ricco album fotografico nelle ultime pagine di uno dei tanti volumi esposti nello stand; i decenni di vita in Piemonte non hanno celato l’orgoglio e l’affetto che gli trapelavano dagli occhi mentre quelle immagini gli raccontavano la sua Tolve.

Poco prima delle 20 il direttore del Comitato Matera 2019 Paolo Verri ha raggiunto lo stand. Dopo aver salutato e conversato con tutti i presenti, Verri ha invitato tutti al grande incontro con le istituzioni che stava per aver luogo, così tutti i partecipanti lo hanno seguito sulla strada per l’Independent’s Corner dove numerosi altri uditori attendevano l’inizio della conferenza.

Tre sono stati gli intervenuti moderati dallo stesso Verri (vedi foto). Roberto Placido, consigliere regionale del Piemonte e presidente dell’Associazione Lucani Torino-Piemonte, ha evidenziato che la promozione della cultura italiana in terra piemontese può essere di grande sostegno alla candidatura di quella che, a suo parere, è la più bella città lucana. Domenico Tripaldi, dirigente generale del Consiglio Regionale della Basilicata, ha suggerito una strategia basata sui concorsi a carattere culturale. Mariateresa Cascino dell’associazione Women’s Fiction Festival di Matera si è trovata perfettamente a suo agio in un salone del libro: il premio Baccante patrocinato dalla sua associazione ha portato fortuna ad una scrittrice del calibro di Margaret Mazzantini e ne potrà portare altrettanta alla candidatura della città dei Sassi grazie al potere dello story telling; Verri ha aggiunto che «la gara è uno strumento».

«Al gioco dei pacchi [Affari tuoi, ndr] c’era questa domanda: “Qual è la città dell’Italia meridionale con il maggior patrimonio artistico e culturale?”. La risposta era Matera, vuol dire che la voce si è cominciata a spargere»: una delle tante battute di Verri che hanno divertito e fatto riflettere l’uditorio. Il direttore del comitato promotore ha ricordato che Matera è stata la prima città a dotarsi di un accordo di programma quadro per la promozione della cultura digitale nel territorio; d’altro canto «la Murgia materana è magnetica nei sentimenti».
Tra gli uditori è intervenuta la dottoressa Maria Celano, presidente di Magna Grecia Lucana (nella foto accanto alla Cera), la quale ha etichettato come grave handicap l’assenza di una grande casa editrice in Basilicata che curi la veste grafica e l’impaginazione dei romanzi proposti dagli scrittori esordienti. Non c’è affatto da stupirsi che la Celano, pedagoga esperta di didattica per immagini, ed il suo vice ed esperto fotografo Angelo Allegretti siano molto sensibili alla problematica.
In chiusura è intervenuto l’autore del presente articolo che ha ricordato le figure di Pitagora e di Leonardo Sinisgalli, entrambe legate alla Lucania ed al rapporto tra arte e scienza, ipotizzando che quest’ultimo sia la caratteristica distintiva della cultura lucana. Verri ha subito ribadito che il contributo del filosofo e matematico fortemente legato a Metaponto è uno dei capisaldi della campagna a sostegno di Matera 2019, non a caso aveva detto che «Matera è il circocentro della Magna Grecia».
Chiusa la conferenza, i partecipanti si sono cimentati in un febbrile scambio di contatti di tutti i tipi. Chissà se la costruzione di una nuova regione della cultura è cominciata da qui.

Francesco Toscano

Tags: salone del libro di torino | matera 2019

Notizia selezionata: Matera 2019 al Salone Internazionale del Libro - Numerosa la partecipazione all’incontro con le istituzioni

Rubrica: Cultura / Spettacoli

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