Matera,TEDx: IL VALORE DELLE IDEE

TEDxMatera - 20 maggio 2014

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Si è svolta a Matera, martedì 20 maggio, presso Casa Cava la prima edizione, ma che cos’è il TEDxMatera ?
di GIUSEPPE GIANNASIO

Matera Cominciamo dall’inizio.
TED è una organizzazione no-profit nata in California circa 20 anni fa dedicata alla diffusione di “idee di valore” attraverso la formula della conferenza, con l’obiettivo principale di supportare e far circolare queste idee.
TEDx, è l’acronimo di Technology Entertainment e Design, la x si riferisce al fatto che questi eventi sono organizzati in modo indipendente da TED ma nel rispetto delle sue regole.
Il metodo utilizzato da TED, permette di organizzare eventi a livello locale e quindi di adattarlo a tutti i contesti.
Oraganizzato da Mariapia Ebreo, curator del TEDxMatera, ci riferisce, che dopo l’eperienza di collaborazione in altri TEDx, si è data l’ obiettivo di portare nella sua Matera questo autorevole format, nella quale ospiti di grande rilievo propongono idee, suggerimenti e performance nella garanzia di parità di trattamento riservato tutti gli speakers.
Cosa hanno in comune Barbara Serra, Federico Valicenti, Dale Herigstad, Giampiero Gramaglia, Federico Ferrandina, Nicoletta Iacobacci, Angelo Inglese, Alex Giordano?
Questa domanda ce la siamo posta la settimana scorsa quando il TEDxMatera venne presentato presso la sala stampa del comune di Matera.
Paradossalmente la loro diversità è stata la cosa che meglio li ha accumunati.
Il tema da sviluppare era appunto “l’Ancient Future”, che è stato declinato da ciascuno partendo proprio da un’idea, condivisa con gli spettatori secondo la formula del TED, che prevede che ciascun intervento duri al massimo 18 minuti.
Ha rotto gli indugi Federico Ferrandina, musicista italiano diplomato in chitarra classica e composizione impegnato nella composizione di colonne sonore e produzioni varie.
Il suo racconto, rigorosamente in lingua inglese, per uno come lui che lavora soprattutto all’estero, si è alternato a un catartico momento musicale in cui il trasporto emozionale del pubblico era palpabile.
Gli ha fatto seguito lo Chef degli Chef Federico Valicenti, filosofo dei sapori, di Terranova di pollino, dove conduce il suo ristorante.
Il maestro con una efficace trasposizione temporale ci ha portato nel regno di Federico II e del suo Chef, raccontando di pietanze e alimenti che costellano la nostra esistenza e facendo riflettere sul fatto che ancora oggi, molte tradizioni culinarie, da lui in primis rivisitate, sono la testimonianza dei tanti popoli che da nord a sud da occidente e oriente nel corso dei secoli hanno attraversato i nostri luoghi.
Li ha fatto seguito Angelo Inglese “Sarto di Corte”, dal cui racconto è emerso l’amore e la passione con cui quotidianamente porta avanti la sartoria di famiglia. Un’ amore e una passione ancor meglio da lui capita, quando qualche hanno fà, alcune multinazionali britanniche,e non solo, gli hanno messo tra le mani assegni contenenti cifre milionarie per acquistare il suo marchio/brand.
Non accettò nessun assegno ed è rimasto a Ginosa, dove in un Palazzo storico acquistato di recente, spera di recuperare gli antichi mestieri.
In videoconferenza è intervenuto Giampiero Gramaglia, giornalista professionista che ha lavorato per l’ANSA negli uffici di Bruxelle prima, Parigi poi e Washington successivamente.
Ora collabora con il fatto quotidiano e con molti altri media.
La prima parte si è conclusa con l’illustratrice tunisina nata a Douz e cresciuta a Roma. La sua è una storia che parla di integrazione attraverso il disegno e il fumetto. Infatti lei ha iniziato da giovanissima a illustrare le storie personali di persone diverse, per religione, sesso, etnia e pensiero politico. Fino a dedicarsi completamente e in maniera professionale al graphic journalism mettendo in mostra storie a fumetto su tematiche come l’infanzia, la primavera araba, il razzismo, diritti umani, e raccontando attraverso le tavole mondi a tanti sconosciuti.
La seconda parte si è aperta con l’ affascinante e giovane giornalista Barbara Serra, conduttrice dal 2006 del TG della sede di Londra per Al Jazeera.
Per la sua giovane età vanta un curriculum di alto profilo professionale; circa 10 anni di esperienza giornalistica televisiva con i più prestigiosi canali all-news internazionali.
Barbara ha fondato il suo intervento su due parole: ambizione e competitività.
Due parole dai tanti e diversi significati a seconda della prospettiva geografica con cui li si analizza.
Pazzesco è stato rilevare l’incapacità del sistema scolastico italiano nel non riuscire a mettere nelle migliori condizioni, gli studenti italiani, per affrontare il mondo del lavoro in un ottica di globalizzazione dell’offerta.
Alex Giordano personaggio davvero eclettico, è stato tra i pionieri italiani di internet e infatti già nel 2000 fonda il Ninja Marketing, primo blog/osservatorio sul marketing non-convenzionale ed i social media.
Diventa insomma un riferimento italiano nella cultura del social netwoking.
Con simpatia Alex ha raccontato di come, nel Cilento (sud Campania) un gruppo di ricercatori, allocati in un casale di campagna, attraverso ricerche e studi, individuano soluzioni alternative di coltivazione in loco. Simpatica l’affermazione di Alex, “andare nei campi oltre che con la zappa, con il tablet”.
Alex Giordano è tuttora Addivisory board del progetto di ricerca “presso il Center for corporate Values della Copenhagen Business School” e docente di web comunication.
Nicoletta Iacobacci artista di Teatro, insegna narrazione e produzione interattiva in varie università.
Si concluderà, con Dale Herigstadt, Britannico, mente creativa che ha concepito l’interfaccia grafica di Minority Report, il film di Spielberg). Vive a Londra ma è stato direttore creativo ad Hollywood per 30 anni lavorando in “motion graphics” per TV e Film. Anche se antichità e futuro sembrano due concetti opposti, sono molto più vicini di quanto non si possa credere.
La pensa così Mister Dale Herigstad, che durante il suo intervento ha cercato di spiegare che finalmente, dopo 15 anni di sviluppo tecnologico, anche nel campo delle interfacce si è arrivati al concetto di ‘less is more’.
L’idea principale è quella di liberarsi dell’hardware, e controllare tutto con la gestualità, il metodo di interazione più antico che il mondo conosca.
Herigstad sta infatti mettendo a punto gli ultimi dettagli del progetto InAiR, realizzato dalla sua azienda SeeSpace e finanziato con successo su Kickstarter. Collegando il minuscolo box di InAiR alla porta Hdmi del nostro televisore 3D, lo schermo si trasformerà in un contenitore a più livelli di profondità: il film o la partita di calcio rimarranno sullo sfondo, mentre in primo piano ci saranno informazioni aggiuntive pescate dal web, come biografie degli attori o dei calciatori, modificabili e gestibili con semplici movimenti della mano grazie a Kinect, Leap Motion o uno smartphone usato come trackpad.
Praticamente sarà come avere Minority Report nel nostro salotto di casa.
Insomma si è conclusa nel nome e nel segno dell’alta tecnologia e creatività la prima, ben riuscita devo aggiungere, edizione di TEDxMatera, un’esperienza ricca di tanti racconti ed emozioni diverse, che sicuramente ci hanno nutrito lo spirito e la mente.

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Rubrica: Cultura / Spettacoli

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