Protesta a Tempa Rossa. Un gruppo di cittadini (per lo più allevatori e imprenditori agricoli) di Gorgoglione e Corleto Perticara ha bloccato - ieri mattina - due ingressi del cantiere. Il presidio andrà avanti a oltranza. Almeno fino a quando non riusciranno a parlare col premier, Matteo Renzi, e con l’amministratore unico della Total. Con queste intenzioni i manifestanti si sono raccolti a ridosso dei pozzi di estrazione petrolifera che dovrebbero entrare in funzione, stando al cronoprogramma, a partire dal 2016. Per questo chiedono più diritti e dignità di trattamento. Interventi sulla viabilità e, soprattutto, rassicurazioni certe sull’impatto ambientale. E non da ora. Lo chiedono a gran voce alle istituzioni (locale e nazionali) come ai vertici della multinazionale, che già si è detta disponibile ad ascoltare le istanze poste. Si vedrà. Intanto i cittadini non ne possono più. Da tempo, ormai, non si sentono più “padroni in casa” loro. Pretendono più voce in capitolo. Da uomini che vivono e investono sul territorio. Perché - a loro dire – fino c’hanno solo rimesso. Aziende e attività imprenditoriali, in particolare. E di questo passo non intendono più andare avanti. Inevitabile, dunque, la mobilitazione popolare. Scattata all’alba, come preannunciato nei giorni scorsi. Sul posto anche alcune squadre dei Carabinieri, intervenuti per identificare i manifestanti ed evitare che la protesta degenerasse.