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04/08/2014 18.03.19 - Articolo letto 2012 volte

"Adduce dimettiti". Nota del Movimento Liberiamo la Basilicata

Salvatore Adduce (foto SassiLand) Salvatore Adduce (foto SassiLand)
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"E la Procura della Repubblica, dopo questi eventi, cosa farà?"
Matera Riceviamo e pubblichiamo la nota del Movimento Liberiamo la Basilicata in merito alla questione Mulino Alvino che chiede le dimissioni del sindaco di Matera, Salvatore Adduce e del dirigente comunale Franco Tataranni

"Il Movimento Liberiamo la Basilicata si oppone pubblicamente alla cementificazione selvaggia della città e chiede le dimissioni immediate del Sindaco Sen. Salvatore Adduce e del Dirigente Ing. Franco Tataranni.
 
Questa richiesta è motivata dalla notizia recente della sentenza del consiglio di stato
Che, ha decretato lo stop alle illegittime decisioni del Sindaco e del dirigente ing Tataranni sul Mulino Alvino e sulle decine  di migliaia di metri cubi di cemento in via Dante-VillaLongo concesse a vantaggio della COGEM.
Ancora una volta il Consiglio di Stato massimo organo giurisdizionale ha decretato l’illegittimo fare della Amministrazione Comunale  come è già avvenuto anche anche a Serra Rifusa.
Secondo la sentenza del consiglio di stato, l’Ing. Tataranni non poteva arbitrariamente rilasciare il permesso di costruire   sulla nota  area verde. Non poteva non tener conto delle leggi e dei regolamenti e soprattutto della rappresentanza dei cittadini. Va un plauso ai Cittadini che hanno promosso l’azione di opposizione al permesso di costruire rilasciato dal dirigente del Servizio Urbanistica del Comune di Matera  (citiamo Marino Trizio, Michele Morelli, Angela Raffaella Dragone, Eustachio Rondinone e Maria Teresa Valentino); il permesso, che è stato poi approvato in Giunta, consentiva di costruire decine e decine di abitazioni in via Dante per riqualificare l'area del Mulino Alvino.  Tali Cittadini hanno dovuto affrontare ingenti spese per opporsi alle azioni di chi avrebbe dovuto tutelare gli interessi della città.
 
IL permesso a costruire, infatti, negava il diritto dei materani ad avere una città a misura d’uomo nel rispetto degli standard  urbanistici obbligatori per legge con parchi, verde, ossigeno e servizi.
Emerge la associazione di intenti del Sindaco e dell’Ing Tataranni e dell’Avvocatura comunale con Enrica Onorati  che continuano ad intraprendere azioni con effetti nefasti sulla urbanizzazione di Matera.
E la Procura della Repubblica, dopo questi eventi, cosa farà?"



Sassiland News - Editore e Direttore responsabile: Gianni Cellura
Testata registrata presso il Tribunale di Matera n.6 del 30/09/2008




 
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