Timmari: un caso politico?

Michele Ottati, assessore all´Agricoltura Regione Basilicata fa visita a Timmari per ascoltare le istanze dei residenti

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Replica di Lucio Festa alla nota del segretario cittadino del PD Muscaridola

Matera Riceviamo e pubblichiamo la nota di Lucio Festa, appartenente all'associazione Verde Colle Timmari, in cui replica alla precedente nota di Muscaridola del PD materano riguardo all'incontro dell'assessore Ottati con i residenti del borgo:

"Dopo la lettura della nota del Segretario cittadino del PD Muscaridola e relativa all’incontro avuto da alcuni residenti con l’Assessore Regionale all’agricoltura Ottati, scrivo a nome della nostra Associazione Verde Colle di Timmari, regolarmente costituita a Matera fin dal 1993. A leggere la nota in questione, definita impropriamente come “ un caso politico“ , in realtà solo una dichiarazione a ruota libera, a dir poco maldestra e gratuita, forse non sarebbe valsa nemmeno la pena di stendere un rigo di risposta. Tuttavia, visto che siamo indirettamente chiamati in causa, può essere opportuno a riguardo esprimere anche la nostra opinione, a cominciare da un punto non secondario che attiene al rapporto tra cittadini e classe politica locale, implicito nelle dichiarazioni piuttosto incaute ed arroganti riportate nella nota. Evidentemente, il segretario cittadino del PD continua ad avere una concezione feudale della politica intesa semplicemente per lui come difesa del proprio spazio elettorale in cui non sono ammessi estranei. Tanto che, senza entrare nel merito dei problemi posti nell’incontro con l’Assessore Ottati dai residenti di Timmari, finisce con il fare nel suo intervento solo il difensore civico o il cane da guardia del Sindaco Adduce e di fantomatici consiglieri regionali della Città che , a suo dire , “ quotidianamente combattono la battaglia per tutelare l’ambiente e il territorio“ ( come? quando? dove?). Da qui, secondo lui, la colpa dell’Assessore regionale Ottati nella sua visita a Timmari è di “non collegarsi con gli amministratori locali o con i consiglieri regionali della Città“. Detto in altri termini e più prosaicamente, rispetto al politichese del signor Muscaridola, significa forse che noi o l’assessore Ottati, prima dell’incontro in questione, avremmo dovuto chiedere al segretario cittadino del PD, al Sindaco o ai consiglieri regionali il nulla osta? Che senza passare da lor signori non si può andare politicamente da nessuna parte? E che nessun risultato può essere perseguito senza il loro consenso? Intanto, è bene precisarlo a scanso di equivoci, la visita dell’Assessore Ottati non era, come è stato scritto in malafede dal signor Muscaridola, né imprevista né tantomeno un incontro elettoralistico in vista di una improbabile candidatura come Sindaco alle elezioni amministrative del 2015 a Matera da parte dell’Assessore Regionale. La visita dell’Assessore Regionale all’agricoltura è stata richiesta e sollecitata solo da noi, tanto più che né gli Amministratori locali né tantomeno il segretario cittadino del PD Muscaridola, non solo non hanno mai (sottolinieamo mai) intrapreso alcuna iniziativa concreta per valorizzare il borgo e le località circostanti di Timmari, ma in tutti questi anni, salvo qualche lodevole iniziativa privata, l’hanno generalmente abbandonata al degrado, preferendo esporsi (almeno a parole) magari solo per il piano di riqualificazione del Borgo La Martella, che consente, in qualche conferenza stampa, una maggiore visibilità anche a livello nazionale.
Venendo infine alle questioni più concrete emerse nell’incontro con l’Assessore Regionale all’agricoltura, i cittadini che lo hanno incontrato insieme al Dirigente Generale del dipartimento politiche agricole e forestali, Giovanni Oliva, e al Dirigente dell’Ufficio Foreste e Territorio della Regione Basilicata, Vincenzo Sigillito, hanno evidenziato fra l’altro una serie di problemi tuttora irrisolti nel circondario di Timmari, come quello dei cinghiali, che continuano a provocare ingenti danni all’agricoltura, con la distruzione e la perdita di raccolti, la pulizia dei tratturi più che mai utili per gli spostamenti interni o la pulizia dei canali e soprattutto la salvaguardia e la manutenzione dei boschi circostanti di Timmari, che indubbiamente rappresentano un patrimonio floreale e faunistico unico anche rispetto ad altre aree boschive regionali. Nell’incontro in questione l’Assessore Regionale Ottati, nel prendere atto delle grandi ricchezze naturali della zona di Timmari, ha sottolineato fra l’altro le possibilità e gli strumenti necessari per utilizzare il bosco di Timmari anche ai fini turistici e funzionali. In questo senso, ha ricordato l’Assessore Ottati, secondo quanto previsto nell’ambito della priorità numero 6 dell’ultima misura che è stata inviata dalla Regione a Bruxelles, il PSR potrebbe finanziare diverse iniziative di turismo agrario (tipo campeggi in zona, agriturismi, bed&breakfast ) creando in loco anche un indotto non secondario sul piano occupazionale. Ed ha in proposito osservato, senza alcuna polemica nei confronti degli amministratori locali, che in questa direzione è innanzitutto il Comune che deve rendersi conto che una parte non marginale del suo territorio è completamente rurale e che misure come quelle della 125 consentono, per esempio, il finanziamento di strade interpoderali. Ora, ha aggiunto infine, l’Assessore c’è un bando per la protezione del patrimonio rurale, fontane, chiese, masserie. Un bando che può introdurre il Comune o i proprietari di questo patrimonio che col tempo rischia di andare disperso o degradarsi. Perché allora non creare un ATI Timmari, magari con la partecipazione dello stesso Comune, per essere in grado di utilizzare i fondi strutturali di investimento disponibili a questo proposito? Il segretario cittadino del PD, invece di imbarcarsi in polemiche inutili, potrebbe farsi parte attiva a questo riguardo nei confronti degli amministratori locali e dei consiglieri regionali della Città.

Lucio Festa"

Tags: borgo timmari | michele ottati | psr | sviluppo rurale | turismo rutale

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Rubrica: Attualità

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Testata registrata presso il Tribunale di Matera n.6 del 30/09/2008

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