"Matera ha vissuto, in particolar modo - si legge nella nota del consigliere comunale Angelo Cotugno- negli ultimi mesi, una straordinaria esperienza collettiva, di coinvolgimento e di condivisione, intorno all’obiettivo di diventare Capitale europea della cultura per il 2019. In questo periodo, abbiamo visto risvegliarsi l’orgoglio di appartenere ad una città, ad una comunità; abbiamo vissuto un sincero sentimento di ‘materanità’ che è arrivato a contagiare positivamente osservatori italiani e stranieri. A conseguire questo importante obiettivo hanno contribuito tanti cittadini che hanno sostenuto questa sfida, che non è solo un modo per costruire un'immagine positiva della città da comunicare all'esterno, bensì uno strumento per rafforzare l'identità culturale di Matera e dei significati che può assumere per i suoi abitanti.
E infatti, uno dei parametri in grado di misurare l’attenzione e l’entusiasmo che ha determinato la designazione a Capitale europea della cultura è dato anche dal numero di messaggi che ognuno di noi ha ricevuto da amici, parenti e conoscenti residenti altrove.
Avverto anche quella pacata soddisfazione dei nostri genitori che osservano, dalla terra e dal cielo, l’incontenibile trasformazione della città. I Sassi sono diventati Matera, e Matera è sempre più identificata con i Sassi. “Anch’io sono materano” è quello che mi sono sentito dire, con orgoglio, da tantissimi amici da ogni parte dell’Italia e del mondo.
A questo risultato, un contributo fondamentale è stato dato anche da persone che non sono nostri concittadini, ma che hanno speso energie e competenze, lavorato per anni, magari per convincere innanzitutto noi materani di quanto sia straordinario il patrimonio (anche immateriale) della nostra città: mi riferisco ad alcuni esponenti del gruppo di lavoro del Comitato Matera 2019, come il direttore Paolo Verri ed il direttore artistico Joseph Grima. Ora, ritengo opportuno, se non doveroso, che proprio quelle persone che tanto si sono impegnate per raggiungere questo obiettivo possano condividere il piacere di essere cittadini della Capitale europea della cultura 2019. Un ulteriore segno lungo questo cammino della città e dei suoi cittadini, una nuova pagina simbolica e allo stesso tempo significativa sarebbe quello di conferire la cittadinanza onoraria ai componenti, non già materani, del gruppo di lavoro del Comitato Matera 2019 con la motivazione di aver saputo cogliere e trasmettere la storia, le tradizioni, le passioni, i dolori, la gioia e l’entusiasmo di una comunità che ha voluto e saputo guardare oltre il proprio orizzonte; di essersi loro stessi sentiti materani e di poterlo essere condividendone l’entusiasmo.
Dobbiamo fare in modo in questo cammino, che anche l’Italia sappia sentirsi materana, offrendo lo stesso riconoscimento anche ai sindaci delle cinque città che con Matera sono state finaliste.
Il valore trasmesso con i dossier di candidatura - nel primo con la parola ‘insieme’, nel secondo con ‘open future’ - può essere arricchito da questi nuovi cittadini materani."