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19/11/2014 10.15.34 - Articolo letto 2950 volte

“NO ALLE TRIVELLE SELVAGGE”

Manifestazione di protesta (11.11.2014) - Foto Sassi di Matera Manifestazione di protesta (11.11.2014) - Foto Sassi di Matera
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Studenti, comitati, associazioni, movimenti ambientalisti e non in piazza contro il cosiddetto “Sblocca Italia”. Anche le Amministrazioni comunali chiedono a Pittella di impugnare il decreto presso la Corte Costituzionale
di ANTONIO GRASSO
Basilicata “No alle trivelle selvagge”. Proteste a non finire contro il cosiddetto “Sblocca Italia”. Manifestazioni ovunque, in Basilicata. Le ultime, in ordine di tempo, ieri mattina. Una a Venosa e l’altra a Potenza, sotto la sede della Regione Basilicata, dopo quelle della scorsa settima sempre nel capoluogo e sempre davanti la stessa Regione e la sede dell’Arpab, l’Agenzia regionale per la protezione dell’ambiente. Mentre una manifestazione popolare unica, per chiedere “tutti insieme, alla Regione Basilicata, di impugnare presso la Corte Costituzionale la Legge n. 164/2014, lesiva delle prerogative regionali tuttora contemplate nel vigente ordinamento della Repubblica italiana” è in programma per domenica 23 novembre a Matera. Una data-simbolo per i lucani, anniversario del sisma del 1980 e della marcia dei centomila di Scanzano Jonico contro la realizzazione, decisa nel 2003 dal governo per decreto, del sito unico nazionale dei rifiuti nucleari italiani. I manifestanti si ritroveranno, a partire dalle ore 9,30, in piazza della Visitazione al grido “Giù le mani dalla nostra terra”. Studenti, comitati, associazioni, movimenti ambientalisti e non. Tutti in corteo per dire “Basta!”. “Basta con le perforazioni indiscriminate sul suolo lucano”. “Basta con un provvedimento che (all’art. 38) espropria, di fatto, le Regioni e tutti gli altri enti di sottogoverno dei diritti a prendere parte ai processi decisionali in tema di nuove estrazioni di petrolio in favore di un superiore interesse strategico e di pubblica utilità”. Ma segnali in tale direzione giungono proprio dalle istituzioni locali. O meglio, anche da loro. Infatti. Si allunga - di giorno in giorno - l’elenco delle Amministrazioni comunali lucane che hanno deliberato la richiesta al presidente della Regione Basilicata, Marcello Pittella, di impugnare presso la Corte Costituzionale il decreto (133/2014), approvato in via definitiva nei giorni scorsi dal Parlamento e convertito in Legge 164/2014. Finora sono una quarantina (Bernalda, Craco, Grassano, Policoro, Tursi e San Mauro Forte in provincia di Matera, il resto in provincia di Potenza ndr) quelle che ha già provveduto a farlo. Di tutto questo e non solo, il governatore lucano, non potrà non tenerne conto nella comunicazione che terrà in Consiglio regionale il 4 dicembre prossimo e alla quale seguirà il dibattito dell’assemblea sul tema. Ad ogni modo, la Regione ha tempo fino al 13 gennaio 2015 per recepire le istanze popolari e di molte istituzioni locali. Lo farà? Si vedrà.    


Sassiland News - Editore e Direttore responsabile: Gianni Cellura
Testata registrata presso il Tribunale di Matera n.6 del 30/09/2008




 
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