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28/01/2015 14:07:06 - Articolo letto 5073 volte

Matera: Presentato lo sportello contro violenza sulle donne

Presentazione dello sportello contro violenza sulle donne - 28 gennaio 2015 Presentazione dello sportello contro violenza sulle donne - 28 gennaio 2015
Media voti: Matera: Presentato lo sportello contro violenza sulle donne - Voti: 0
E’ operativo da oggi ed è accessibile: telefonicamente h24, direttamente in sede su appuntamento Lunedì dalle 9.00 alle 14.00 Mercoledì dalle 15.00 alle 20.00 Venerdì dalle 9.00 alle 14.00.
Matera E’ operativo da oggi lo sportello di ascolto per donne vittime di violenza di genere e di stalking. L’iniziativa, voluta dal Comune di Matera, sarà assicurata dal gruppo di coordinamento operativo interistituzionale costituito da referenti del servizio sociale del Comune di Matera, da referenti dell’Azienda Sanitaria di Matera, da referenti della Polizia di Stato e dell’Arma dei Carabinieri. In particolare: per il Comune di Matera Caterina Rotondaro e Luigia Capocelli, per l’Azienda Sanitaria di Matera, Maria Bubbico, per la Polizia Di Stato, Francesco Pesce, per la Compagnia dei Carabinieri di Matera, il Comandante Matteo Corciulo.
Lo sportello è stato presentato nel corso della conferenza stampa dal sindaco, Salvatore Adduce, dall’assessore alle Politiche sociali, Flores Montemurro, dalla presidente del Consiglio comunale, Brunella Massenzio, e dalla presidente della commissione consiliare alle Politiche sociali, Nunzia Antezza alla presenza di tutti i componenti del gruppo di coordinamento operativo e di Pino Bruno responsabile del Consorzio cooperative sociali “La città essenziale” che gestirà il servizio.
“Lo sportello – ha detto il sindaco, Salvatore Adduce – rappresenta un fondamentale tassello del ricco mosaico che in questi anni abbiamo composto per dare un sostegno alle persone in difficoltà. Si tratta di un traguardo importante perché rappresenta una prima seria risposta e di contrasto alla violenza sulle donne che negli anni scorsi ha segnato pesantemente anche la nostra città. Da subito abbiamo aderito il 25 Novembre 2012, alla Giornata Internazionale per l’eliminazione della violenza contro le Donne, istituita dall’Assemblea generale delle Nazioni Unite con risoluzione 54/134 del 17 dicembre 1999, e alla campagna voluta dal Comune di Torino “365 Giorni NO contro la violenza alle donne”, con l’obiettivo di creare una rete di azioni sinergiche da estendere a tutti i Comuni affinchè si possano concretamente realizzare percorsi che contrastino il crescente fenomeno della violenza alle donne. La nascita dello sportello è un evento importante che ha visto il contributo sostanziale di tre assessori alle politiche sociali e che oggi si apre con una prospettiva positiva per la nostra città. Le donne che si rivolgono allo sportello potranno contare sulla presenza di operatrici qualificate chelavorano in èquipe per offrire un adeguato sostegno. Ad ogni donna verranno garantiti anonimato, riservatezza e gratuità dei servizi”.
Lo Sportello di ascolto per donne vittime di violenza di genere e di stalking, di riferimento provinciale, è un centro di ascolto e di accoglienza per donne che subiscono maltrattamenti, violenze fisiche e psicologiche. Istituito anche un numero verde: 800.134963
Lo sportello offre: Ascolto telefonico, Accoglienza in sede su appuntamento, Colloqui informativi per ricevere le prime informazioni utili. Percorsi di sostegno con colloqui continuativi per l’accompagnamento nel percorso di fuoriuscita dalla situazione di
violenza. Consulenza psicologica. Consulenza legale. Ospitalità temporanea in Casa rifugio ad
indirizzo segreto. Incontri di formazione e sensibilizzazione sulle tematiche della
violenza di genere.
Lo sportello è accessibile: telefonicamente h24, direttamente in sede su appuntamento Lunedì dalle 9.00 alle 14.00 Mercoledì dalle 15.00 alle 20.00 Venerdì dalle 9.00 alle 14.00.
 
“La violenza contro le donne – ha detto Nunzia Antezza - rientra nelle violazioni dei diritti umani ed è la forma di violenza più frequente con forme differenti di esplicitazione e manifestazione (fisica, sessuale, psicologica, compresi gli atti persecutori - stalking). E’ un fenomeno molto complesso dalle molteplici cause e si reitera nelle diverse culture e latitudini, nei rapporti familiari più quotidiani come tra estranei, nelle situazioni di marginalità sociale come all’interno di ciò che appare normalità condivisa. Questo sportello ha la funzione sia di diventare un punto di riferimento per le vittime, sia per avere un quadro chiaro della situazione nella nostra provincia e nella nostra città”.
“Recenti ricerche – ha aggiunto Flores Montemurro - mostrano che circa un quarto della popolazione femminile è vittima di violenze perpetrate da persone molto vicine e nella quasi totalità dei casi si tratta di persone di sesso maschile, da cui la definizione di violenza di genere. Nonostante la quota di donne vittime di violenza sia elevata (le rilevazioni disponibili registrano una presenza di tale fenomeno, in Basilicata, aggirarsi intorno al 23,6%), il fenomeno della violenza contro le donne, fino a pochi anni fa, era considerato un problema secondario, un fatto spesso privato tra marito e moglie, uomo e donna, legato ad archetipi culturali che non necessitava di essere fronteggiato a livello pubblico e legislativo. Questa mancanza di attenzione ha determinato da una parte il proliferare dei casi di violenza, dall’altro la presenza di un forte sommerso, in cui la donna vittima di violenza si dimostra priva di fiducia nei confronti dell’autorità pubblica, condizione necessaria per avere il coraggio di denunciare il proprio aggressore, preferendo tenere nascosta la violenza subita”.
Per la presidente del Consiglio comunale, Brunella Massenzio, “molti sono i casi di violenza, nel nostro territorio, che non vengono denunciati direttamente alle autorità giudiziarie e che vanno ad identificare una realtà di violenza di genere sommersa, rilevata come evento secondario in quasi la totalità dei casi seguiti dai servizi sociali del territorio. In elevata percentuale si rileva, nella presa in carico delle famiglie in difficoltà, la presenza di violenze perpetrate e spesso sottovalutate dalla stessa vittima”.
 
Il territorio della città di Matera e dei comuni della provincia è estremamente carente di servizi strutturati e dedicati alla prevenzione ed al contrasto del maltrattamento di genere.
 
Ogni servizio esistente risponde con le proprie e spesso isolate risorse materiali e professionali al problema e che l’isolamento dei servizi e dei relativi operatori crea solitudine, inadeguatezza nella risposta al bisogno, urgente ed emergente.
 
“Per affrontare operativamente il maltrattamento di genere – ha detto Pino Bruno - è necessario creare una rete di comunicazione tra tutti i servizi che rappresentano la porta di accesso di tale tipologia di problema, individuare i possibili servizi di accesso, la strategia di accompagnamento, la condivisione verso un luogo fisico e professionale in cui sia possibile accogliere il bisogno, analizzare ed individuare l’intervento da attuare con l’aiuto delle professionalità coinvolte nella rete, costruire un modello di azione centripeto che riporti la vittima del maltrattamento sempre al centro di uno spazio in cui è possibile realizzare risposte d’aiuto con le risorse attive che si dispongono a raggiera intorno al luogo e alla persona vittima di maltrattamento”.


“Carta del Servizio”
SPORTELLO DI ASCOLTO PER DONNE VITTIME DI VIOLENZA DI GENERE E DI STALKING
 
 (art. 13, comma 1 della legge 328/2000 Art. 6, comma 1 della legge regionale n.4/2007)
 
 
  1. Premessa                                                                 
 
  1. Diritti e doveri degli utenti                                   
 
  1. Il Servizio e il protocollo                                        
 
  1. La politica per la Qualità                                       
 
  1. Reclami                                                                    
 
  1. Controllo sulla carta dei servizi                             
 
 
 
Allegati
  • Schede del servizio                                          

 
  1. PREMESSA
 
Il Consorzio “La Città Essenziale” ha elaborato la presente Carta dei Servizi al fine di rendere noti i propri impegni nei confronti degli utenti, dei portatori di interessi e della comunità. L’impegno della direzione è dunque quello di divulgare la presente “Carta dei Servizi” affinché essa rappresenti uno strumento di dialogo e partecipazione. Perché sia realmente tale garantisce, inoltre, trasparenza di informazioni rispetto alle attività svolte, alle modalità di accesso ai servizi offerti, agli standard di qualità applicati.  La Carta dei Servizi vuole dare sostanziale attuazione all’impegno e al lavoro portato avanti dal nostro Consorzio, per la “ costituzione partecipata “ dei servizi, funzionali alle necessità del territorio.
 Nello specifico,  la Carta dei Servizi:
  • vuol mettere l’utente in condizione di conoscere il servizio attraverso una chiara informazione su tipologia, modalità di accesso, prestazioni offerte;
  • facilitare la consapevolezza e l’esercizio dei propri diritti agli utenti, esplicitando chiaramente ruolo e funzione del personale e di tutti i servizi territoriali  Pubblici e privati, nella certezza di un reciproco rispetto;
  • favorire la consapevolezza dell’impegno degli operatori;
  • favorire il miglioramento della qualità attraverso la definizione e il monitoraggio di standard prestabiliti;
  • garantire al cittadino il diritto di partecipazione al controllo della qualità;
  • rendere trasparenti gli impegni che il Consorzio assume nei confronti dei fruitori del servizio consolidando un rapporto di sempre maggiore fiducia ;
  • promuovere l’integrazione sociale dell’utenza nel contesto sociale esterno e nei rapporti interni.
La Carta dei Servizi è lo strumento che garantisce la trasparenza dell’ operatività e della gestione delle risorse umane ed economiche, e fornisce ai Cittadini gli strumenti necessari per usufruire pienamente dei servizi erogati dal Consorzio per la programmazione e gestione dei servizi Sociali, costituendo una sorta di controllo fra il Consorzio stesso ed i suoi utenti, volto a precisare i diritti e i doveri reciproci. I principi fondamentali che sono alla base dell'attività del Consorzio sono quelli dell'equità, dell'uguaglianza, della democraticità, della continuità, dell'umanità, dell'efficienza e dell'efficacia in rapporto ai costi.
Siamo consapevoli che il soddisfacimento di tali principi nella gestione dei servizi socio-assistenziali è la premessa e la condizione necessaria e indispensabile per promuovere la salute e il benessere dei cittadini, contenere la spesa sanitaria e ridurre l'impropria medicalizzazione dei problemi.
  • EQUITÀ significa che tutti gli operatori sono impegnati a svolgere la loro attività in modo imparziale, obiettivo e neutrale nei confronti di tutti gli utenti.
  • UGUAGLIANZA significa che a parità di esigenze i servizi devono essere forniti in modo uguale a tutti gli utenti senza distinzioni di razza, sesso, nazionalità, religione ed opinione politica.
  • DEMOCRATICITÀ significa che il Consorzio, opera secondo gli indirizzi stabiliti dall'Assemblea che riunisce tutti le cooperative consorziate in termini di partecipazione.
  • CONTINUITÀ significa che il servizio viene erogato in modo integrato, regolare e continuo, compatibilmente con le risorse ed i vincoli.
  • UMANITÀ significa che l'attenzione centrale viene posta all'uomo con pieno rispetto della sua dignità, qualunque siano le sue condizioni fisiche o mentali, culturali o sociali, con educazione, rispetto, cortesia e disponibilità da parte di tutti gli operatori.
  • EFFICIENZA ed efficacia significa che le risorse disponibili vengono impiegate nel modo più razionale ed oculato possibile, al fine di produrre i massimi risultati possibili in termine di benessere degli utenti e di gratificazione del personale. A garanzia del rispetto di tali principi fondamentali, ispirati ai documenti internazionali promulgati dall'Organizzazione Mondiale della Sanità come strumento per realizzare concretamente la Dichiarazione Universale dei Diritti dell'Uomo.
 Il Consorzio si impegna inoltre a garantire:
  • L'ACCESSO ai propri servizi a tutti coloro che ne hanno bisogno nell'ambito del territorio servito dal Consorzio
  • L'INFORMAZIONE sulle modalità della erogazione dei servizi
  • LA DISPONIBILITÀ della documentazione relativa alle prestazioni ricevute, per ogni utente e per coloro che ne hanno legalmente diritto, entro il minor tempo possibile
  • LA RISERVATEZZA e il rispetto della dignità della persona per qualsiasi servizio che venga erogato.
 
La Carta dei Servizi rappresenta la continuità di un rapporto in divenire tra cittadini e il Consorzio La città Essenziale e proprio per tale ragione dovrà essere arricchita e modificata con il supporto e la collaborazione attiva di chi fruisce del servizio in direzione del miglioramento continuo della qualità del servizio prestato.
L’adozione della “Carta” viene redatta in ottemperanza a quanto richiesto dalla D.Lg. 328/2000 art.13 e dalla L.R. 4/2007.
Il Servizio è svolto in esecuzione attraverso la Cooperativa socia “Il Puzzle” di Matera.
 
 

  1. DIRITTI E DOVERI DEGLI UTENTI
 
I diritti:
  •  ricevere le prestazioni professionali richieste, compatibilmente con le prestazioni professionali offerte;
  • ricevere adeguato ascolto alle proprie richieste e pieno accoglimento delle problematiche;
  • Alla salvaguardia della privacy e della riservatezza;
  • A ricevere sempre dal personale risposte cortesi e professionali.
 
I doveri:
  • Rispettare le figure professionali in quanto persone, in quanto professionisti;
  • Mantenere ed esercitare sempre comportamenti corretti disponibili;
  • Accettare i servizi resi e sottoscritti al momento dell’avvio, nel rispetto delle modalità condivise;
  • Trattare tutti con gentilezza e cortesia essendo interfaccia dell’intera organizzazione;
  • Mostrare in ogni circostanza un atteggiamento di riservatezza a garanzia del diritto alla
privacy per ogni cliente.
 
 
 

  1. SPORTELLO DI ASCOLTO PER DONNE VITTIME DI VIOLENZA DI GENERE E DI STALKING
 
 
3.1    Procedura di lavoro
Lo Sportello di ascolto per donne vittime di violenza di genere  e di stalking, è rivolto a donne  vittime di violenza di genere, residenti o soggiornanti nel territorio comunale e provinciale. Si occupa di accoglienza, consulenza, sostegno, protezione a favore di donne, vittime di maltrattamenti, violenze e abusi.
 Lo sportello opera in stretto raccordo con il gruppo di coordinamento operativo interistituzionale costituito da operatori dell’Amministrazione Comunale, soggetto titolare dello stesso Sportello, dell’Azienda Sanitaria di Matera, della Polizia di Stato e dell’Arma dei Carabinieri. 
 
Gli obiettivi specifici del Servizio di Sportello di Ascolto per Donne vittime di Violenza di genere e di stalking  mirano a realizzare azioni di rete e di sistema al fine di:
  1. Garantire un servizio di informazione e consulenza attivo h 24;
  2. Promuovere misure di contrasto alla violenza di genere;
  3. Garantire e fornire affiancamento e consulenza psicologica, sociale, tutela legale, collaborazione nell’elaborazione dei percorsi personalizzati per donne vittime di violenza;
  4. Realizzare campagne informative e di sensibilizzazione.
 
Le prestazioni dello Sportello di ascolto sono costituite da:
  1. Informazione diffusa ed efficace, organizzazione di convegni, dibattiti, cicli di seminari per approfondire la tematica della violenza e azioni mirate con i mass media per incidere e avviare percorsi di cambiamento nell’opinione pubblica;
  2. Attività di prevenzione prevalentemente rivolte a contrastare tutte le forme di violenza (fisica, psicologica, sessuale, economica, stalking) sostenendo progetti di uscita dal circuito di violenza  di donne che vivono situazioni di temporaneo disagio e difficoltà;
  3. Attività di consulenza, fornendo strumenti ed informazioni circa i diritti, le risorse, le strategie al fine di restituire alle donne autonomia e consapevolezza;
  4. Ascolto;
  5. Sostegno alle donne vittime di violenza di genere e ai loro figli. Lo sportello gestisce l’accoglienza, diretta e l’ospitalità di donne che sono vittime di violenza;  inoltre svolge attività finalizzate a contrastare la violenza;
  6. Accompagnamento nei contatti e nelle relazioni con enti e istituzioni, questura, carabinieri, guardia di finanza, prefettura, comuni, ASM, ecc.;
  7. Consulenza legale. L’Avvocato riceverà la donna spiegandole i suoi diritti e illustrandole i mezzi giuridici per ottenerne il riconoscimento;
  8. Raccolta strutturata dei dati e delle informazioni sul fenomeno.
 
  1. Modalità di accesso al servizio
Lo sportello di ascolto per donne vittime di violenza di genere e di stalking è accessibile:
• telefonicamente h24
• direttamente in sede su appuntamento
Lunedì dalle 9.00 alle 14.00
Mercoledì dalle 15.00 alle 20.00
Venerdì dalle 9.00 alle 14.00
L’informazione telefonica consente l’accoglienza in consulenza presso lo sportello, l’emergenza deviata su organismi competenti per il trattamento della specificità, ed è seguito dall’articolazione di varie fasi. La consulenza si esplica in comprensione e chiarificazione della richiesta, analisi della domanda, seguite laddove necessario da colloqui per affrontare il problema attraverso la consulenza psicologica, l’informazione legale, e o ai servizi del territorio.  L’accesso telefonico transita attraverso un numero verde con registrazione dell’identificativo della chiamata, ora e durata della stessa. Non riceve chiamate anonime non identificabili. La ricezione, con autovalutazione della richiesta, comporta la rilevazione dei dati personali con contestuale autorizzazione al loro trattamento ai sensi della normativa privacy, il motivo della richiesta e l’eventuale contatto diretto concordato (legale, psicologico, assistente sociale). Lo sportello può anche essere contattato direttamente dai componenti il gruppo di coordinamento operativo interistituzionale anche per l’accoglienza di situazioni di emergenza fermo restando gli adempimenti di protocollo del soccorso sanitario ed istituzionale. Entro le 24 ore dovrà essere attivato un intervento specifico con un invio ad ulteriori servizi e/o strutture.     
 
  1. Colloqui di accoglienza (su appuntamento o accesso diretto)
Il primo colloquio di accoglienza viene deciso e concordato direttamente con la donna che ha contattato lo Sportello. Il colloquio o i colloqui concordati sono finalizzati ad approfondire e definire le problematiche riferite, a valutare insieme risorse e vincoli, a sostenere la donna vittima di violenza  nel suo percorso di vita futura. Durante tali colloqui potrebbe emergere la necessità della donna vittima di violenza di approfondire argomenti direttamente implicati nella sua vicenda personale ed in tal caso si può fare un invio ad altri e diversi specialisti presenti nell’equipe dello sportello di ascolto. Gli invii possono essere fatti per ricevere delle consulenze psicologiche, sociali, legali, etc…
 
  1. Consulenze 
Presso lo sportello d’ascolto sarà possibile accedere a colloqui e consulenze con:
  • gli Psicologici il venerdì mattina e mercoledì pomeriggio (per appuntamento o accesso diretto);
  • l’Avvocato il lunedì mattina (per appuntamento o accesso diretto)
  • l’Assistente Sociale il venerdì mattina (per appuntamento o accesso diretto).
 
  1. Risultati attesi per le donne
Miglioramento dello stato di disagio, e della qualità di vita delle donne che si rivolgono al servizio;
Crescita della consapevolezza identitaria e valoriale della capacità di elaborazione dei propri vissuti;
Acquisizione di conoscenze relative all’orientamento verso le risorse territoriali;
Attivazione di percorsi di “empowerment”, ovvero acquisizione di autostima e di autonomia.
 
  1. Ospitalità Temporanea
Lo sportello di ascolto offre ospitalità temporanea in situazioni di emergenza dopo protocollo sanitario ed istituzionale, per un giorno e successivamente su comunicazione dell’ente comunale in un alloggio secretato, a donne, anche con figli minori, che vivono situazioni di maltrattamento fisico, psichico, economico, di violenza  sessuale,  e che necessitano dell’allontanamento immediato dal proprio abituale domicilio. La valutazione della condizione di  gravità, condivisa anche con i referenti istituzionali, sarà presupposto fondamentale, insieme alla collaborazione ed al consenso della donna vittima di violenza, per intervenire con un ricovero protetto. Tali situazioni possono essere segnalate anche dai componenti il gruppo di coordinamento operativo interistituzionale. Nell’ospitalità temporanea la donna usufruirà di luogo protetto e sicuro che le permetterà, con il sostegno del personale di Sportello, di organizzare ed elaborare, relativamente ai traumi vissuti, un progetto di vita per poter continuare la gestione della propria vita quotidiana. La donna vittima di violenza, all’ingresso è tenuta alla sottoscrizione di un “contratto” con cui si impegna a rispettare il regolamento dell’ospitalità protetta, che stabilisce le modalità di utilizzo della casa, le regole di ammissione e di convivenza in autonomia. L’ospitalità non potrà protrarsi oltre un giorno stabilito per l’emergenza.  Potranno essere ospitate insieme alla donna anche i figli minori per un numero massimo di 5 posti letto. 
La gestione della temporanea permanenza è organizzata dalle operatrici con la possibilità di  autogestione da parte delle stesse donne ospiti laddove si valuta la presenza  di una buona capacità di autonomia e laddove non sono presenti fattori di elevato rischio.
L’accoglienza temporanea e in forma gratuita per le prime 24 ore, potrà avvenire anche su richiesta diretta delle Forze dell’ordine nei casi di urgenza, tramite segnalazione telefonica. La donna vittima di violenza, eventualmente accompagnata da figli minori, sarà accompagnata presso la struttura, dove verrà accolta da un’operatrice. Se l’attivazione dell’ospitalità urgente non programmata, si dovesse verificare durante la notte, il giorno seguente sarà attuato l’intervento con la eventuale presa in carico da parte dei servizi sociali territoriali competenti e attivate tutte le opportune procedure da seguire entro le 24 ore dalla prima accoglienza in struttura. In caso di giorni festivi è validante la presa in carico in prima accoglienza in struttura e con attivazione del protocollo di presa in carico comunale. La permanenza che dovesse protrarsi oltre le 24 ore dalla presa in carico comporterà un onere a carico dell’Ente secondo tariffa da concordare.
Le modalità di ingresso prevedono, laddove è organizzato un intervento non in emergenza, una prima fase di presa in carico che avviene con colloqui di accoglienza da parte dell’operatore che  avvia l’intervento programmato con i referenti istituzionali.
Nell’ospitalità temporanea non possono essere accolte donne alcooliste, tossicodipendenti o con problemi psichiatrici. 
 
  1. Funzionamento dello Sportello di ascolto per donne vittime di violenza di genere e di stalking:
Lo sportello, sito a Matera Via dei Tulipani 10, funzionerà nei seguenti giorni ed orari:
Lunedi dalle ore 9.00 alle ore 14.00
Mercoledi dalle ore 15.00 alle ore 20.00
Venerdi dalle ore 9.00 alle ore 14.00
Telefono: 800134963
Altre attività
  • lavoro di rete
  • raccolta ed elaborazione dei dati
  • partecipazione ai gruppi del Tavolo contro la violenza
  • formazione esterna attraverso l’agenzia formativa accreditata
 
  1. Tutela della privacy
La tutela della privacy, sarà attuata secondo le modalità di legge garantendo anonimato e riservatezza.
L’avvio delle azioni e degli interventi presuppongono l’acquisizione del formale consenso da parte della donna interessata.
 
  1. Documentazione
Nella gestione del servizio è necessario documentare il lavoro svolto  attraverso un registro che riporta in modo puntale e dettagliato le attività, al fine di:
Mantenere la memoria storica degli interventi effettuati
Rendere espliciti i programmi a favore delle donne accolte
- Verificare l’efficacia delle azioni intraprese
- Rielaborare le scelte e le situazioni vissute
- Agevolare la comunicazione tra gli operatori
- Razionalizzare l’organizzazione interna
Presso lo sportello di ascolto sarà presente la seguente documentazione  in cartaceo e su supporto informatico:
a)     Cartella personale utente, aggiornata periodicamente con le osservazioni e i dati sullo sviluppo del suo percorso, contenente:
  1. L’anamnesi familiare, sociale e sanitaria,
  2. Le osservazioni, compilate mensilmente e ogni qual volta vi sia un cambiamento significativo
  3. Il registro delle presenze presso la casa
  4. Il progetto Personalizzato
b)     Registro verbale incontri, il Coordinatore del Centro adotterà un registro sul quale verranno verbalizzati gli incontri di equipe e le riunioni con i servizi, da tenere agli atti nel Centro.
c)      La relazione finale, relativa all’intero periodo, da consegnare entro trenta giorni dalla conclusione della gestione del servizio, al Coordinatore dell’Ufficio di Piano, contenente l’andamento complessivo del servizio.

 
 
 

 
 
 
  1. POLITICHE PER LA QUALITÀ DEI NOSTRI SERVIZI
 
La politica per la qualità è strettamente correlata alla “mission” ed ha l’intento di potenziare e consolidare lo stile di lavoro perseguito dal Consorzio e incentrato su:
  • l’attenzione ai bisogni reali;
  • la salvaguardia del diritto di cittadinanza;
  • la creazione e la collaborazione alla creazione di reti sociali in grado di contrastare l’esclusione e l’emarginazione;
  • la costruzione di relazioni sociali significative;
  • l’operare affinché crescano le possibilità di occupazione, la crescita umana e culturale dei soci;
  • la cultura cooperativistica;
  • il rendere trasparente la rendicontazione di tutte le attività.
Il Consorzio eroga alle proprie cooperative socie, servizi specialistici di accompagnamento, in  conformità con la norma UNI EN ISO 9001:2008.
Il Consorzio, nell’ambito del Servizio Qualità, attua al suo interno un sistema di regolazione e controllo qualitativo che permea l’intera organizzazione del Consorzio stesso. Il Consorzio, quindi, applica metodologie qualitative sviluppate nell’ambito del Progetto Qualità utili per:
  1. identificare e rendere visibile il sistema di qualità, come traduzione operativa dei valori distintivi della cooperazione sociale;
  2. pianificare gli interventi di miglioramento secondo criteri di specificità e rilevanza territoriale;
  3. censire e portare a sistema le sperimentazioni più avanzate sul territorio, diffondere approcci, metodologie e best practices.
 
  1. RECLAMI
 
È possibile effettuare reclamo telefonicamente, per iscritto o presso il consorzio all’attenzione del responsabile Qualità è stato istituito un registro dei Reclami, ove gli stessi vengono archiviati in ordine cronologico.
In caso di reclami che si presentano di semplice soluzione la risposta è immediata e verbale; nei casi più complessi si rimanda al protocollo seguente.
Il Responsabile provvede se necessario a correggere l’errore segnalato e a fornire risposta scritta all’Utente che ha sporto il reclamo entro un massimo di 6 giorni lavorativi dal reclamo stesso.
Ogni reclamo viene archiviato in apposito registro e reso disponibile all’attività di verifica e in caso di reclamo verbale, il Responsabile ha il compito di trascriverlo sull’apposito modulo e di provvedere come per i reclami scritti.
 
  1. CONTROLLO SULLA CARTA DEI SERVIZI
Il controllo sulla effettiva applicazione della presente carta dei servizi è affidata alle istituzioni locali, alle associazioni locali di rappresentanza dei cittadini e delle cooperative socie al fine di segnalare direttamente o indirettamente alla direzione nella forma ritenuta più opportuna, eventuali incongruenze e contraddizioni rispetto a quanto dichiarato.



Sassiland News - Editore e Direttore responsabile: Gianni Cellura
Testata registrata presso il Tribunale di Matera n.6 del 30/09/2008




 
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