C’è preoccupazione nelle campagne lucane per la pioggia che cade abbondante da 24-48 ore
C’è preoccupazione nelle campagne lucane per la pioggia che cade abbondante da 24-48 ore e per l’arrivo dei “giorni della merla” con l’aria gelida che, a partire da domani, porterà le temperature giù di colpo. Lo afferma la Cia-Confederazione italiana agricoltori.
Agricoltori in allarme un po’ su tutto il territorio regionale specie in relazione all’avviso di criticità idrogeologica diffuso dall'Ufficio Protezione Civile Regionale.
E tra i comparti più in allerta, oltre l’orticoltura, c’è anche la zootecnia -aggiunge la Cia- che potrebbe risentire della diminuzione di resa produttiva degli animali causata dalle rigide temperature. Ma, soprattutto per le serre, le ricadute di freddo e gelo sui costi di produzione potrebbero essere significative, portando aggravi superiori al 4/6 per cento sulla voce “energia”.
Non possiamo incrociare le dita ogni qualvolta le piogge sia pure di gran lunga superiori alle medie stagionali si abbattono sulle campagne - sottolinea il vice presidente nazionale Anbi (Associazione Nazionale Bonifiche Impianti Irrigui) e dirigente Cia Donato Distefano – e ripetere sempre le nostre proposte con al centro il Patto Territoriale tra istituzioni, agricoltori, associazioni ambientaliste per realizzare un piano di manutenzione del territorio; la definizione del Contratto di Area Vasta di difesa-idrogeologica; la realizzazione di una rete di “aziende agricole sentinella” in collaborazione con la Protezione Civile per monitorare costantemente i rischi alluvioni e dissesti. Noi insistiamo: lo strumento principale è rappresentato dai Contratti di fiume, sperimentati positivamente in alcune regioni italiane, tra le quali il Piemonte, l’Umbria, la Lombardia, il Veneto, la Toscana e si configurano come strumenti di programmazione negoziata interrelati a processi di pianificazione strategica per la riqualificazione dei bacini fluviali. Il piano nazionale proposto dall'Anbi – spiega Distefano – contiene 2.519 interventi per una spesa complessiva di 5 miliardi 723 milioni di euro, di cui in Basilicata 27 interventi per 105 milioni 766 mila euro. Siamo naturalmente consapevoli delle difficolta’ connesse alla difficile situazione economica attuale, ma e’ indispensabile individuare soluzioni idonee per il reperimento delle risorse anche attraverso una proiezione quindicennale dell’impegno di spesa, che potrebbe realizzarsi mediante mutui, secondo una soluzione gia’ adottata nel recente passato. La premessa da cui partiamo è che il sistema consortile di bonifica in Italia è un grande patrimonio di strutture e di professionalità, un pezzo di paese competitivo, produttivo, di eccellenza. Bisogna però adeguare i Consorzi a nuove attività riferite al riciclo dell’acqua, alla produzione di energie rinnovabili sino alla certificazione di qualità dei territori rurali. L’idea di agricoltori-manutentori - conclude Destefano - è da sostenere attraverso le misure ambientali, cosiddette “grening”, della nuova PAC 2014-2020