8 MARZO: IL “LATO FEMMINILE” DELLA BIRRA

Birreria

Media voti: 8 MARZO: IL “LATO FEMMINILE” DELLA BIRRA

- Voti: 0

Sono proprio le donne ad apprezzarne la naturalità, la leggerezza e il basso grado alcolico

Basilicata Adesso che l’alta ristorazione italiana si avvicina sempre più al mondo della birra e anche le donne chef (purtroppo ancora poche), da nord a sud della penisola ne apprezzano il gusto e la versatilità degli abbinamenti, la giornata dell’8 marzo, tradizionale appuntamento tra amiche al ristorante o pizzeria-pub, si annuncia come appuntamento con la birra. È una piccola rivoluzione culturale che – sottolinea il Centro Studi Turistici Thalia che ha “monitorato” il consumo della birra attraverso un campione degli oltre 1.500 tra ristoranti, pizzerie, pub e bar in attività che servono birra- ha un suo valore specifico: sei su dieci le donne che la bevono regolarmente, mentre trent’anni fa le consumatrici erano appena il 20%.
Le consumatrici lucane – secondo le identikit che emerge attraverso la rielaborazione di un’indagine di Assobirra - in genere dichiarano la loro preferenza per la classica lager, chiara e di piccolo formato. Un atteggiamento che è nella tendenza media. Perché lo “stare in forma e mangiar sano”, subito dietro famiglia e lavoro, è al terzo posto tra le cose che contano più nella vita. I piatti preferiti? La pizza (31%), la pasta (23%), la carne (16%), il cioccolato (8%). Coerentemente, nei locali vince la pizzeria (47%), poi la trattoria (22%), infine il ristorante gourmet (9%), che non fa più tendenza come in passato. Come per gli uomini, anche per le donne la birra rappresenta, e da sempre, un momento di convivialità e condivisione, di divertimento e allegria. Quasi una consumatrice su 2 dichiara che la sua “prima birra” è stata con gli amici (46,8%) o in famiglia (36,9%), a casa (35%) o in un locale (ristorante, pizzeria, pub, 34%). E il solo pensare al gusto di una “chiara” porta loro alla mente momenti piacevoli: l’accoppiata intramontabile con la pizza, magari gustata con gli amici (65%), una serata chiacchiere e relax con le amiche (39%), o in riva al mare (32%). Decisamente meno popolare l’associazione ai momenti romantici: solo il 12% associa alla birra una cenetta a lume di candela.
E così la birra da bevanda nazional-popolare, scelta per abitudine, legata al disimpegno, da accompagnare quasi esclusivamente alla pizza, oggi vive una nuova stagione, divenendo un must, evolvendosi di pari passo con i cambiamenti della società che riguardano anche i consumi alimentari. E anche da noi si sta affermando un consumo diversificato, più ricercato e curioso.
Con l’accresciuta curiosità del consumatore che in qualche modo anticipa il desiderio di una migliore conoscenza dei differenti stili di questa bevanda e dei tanti possibili abbinamenti con il cibo di qualità, cresce anche l’esigenza di essere guidati alla scoperta della birra. E quale miglior accompagnatore di un titolare di risto-pub tra i pochi in regione ad introdurre la carta delle birre. E’ la “sfida” con una trentina di birre tra artigianali ed estere di non facile importazione lanciata da un risto-pub potentino. La multiforme varietà della cucina italiana – spiega Antonio Sabia, uno dei creativi della società di ristorazione – permette sperimentazioni e confronti praticamente senza fine, grazie alla tavolozza di profumi e stili della birra di casa nostra, che ben si addice alle diverse cucine. Anche per questo è importante rispondere alla richiesta d’informazione da parte del consumatore. Cresce di fatti il desiderio degli utenti di trovare una carta delle birre nei ristoranti che li guidi e li orienti nelle scelte. A tal proposito è importante l’iniziativa del Gambero Rosso che dallo scorso anno appone il simbolo del boccale di birra per evidenziare i ristoranti che offrono birre di qualità. Impensabile sino a una decina di anni fa, quando questi due universi, apparentemente inconciliabili, vivevano parallelamente, incrociandosi soltanto quando qualche chef azzardava un abbinamento ardito. A dimostrazione, se ancora ce ne fosse bisogno, della versatilità della birra, va ricordato che anche uno dei piatti più tradizionali gli Spaghetti leggermente piccanti con cipollotto e peperoncino, è stato riproposto e “reinventato”, affiancandolo ad una birra ad alta fermentazione.
Quanto al “lato femminile" per il Centro Studi Thalia emerge con chiarezza fino all'introduzione in ricetta del luppolo. Spetta proprio a una donna la scoperta delle proprietà antibatteriche e conservanti di quest'ultimo Suor Ildegarda di Bingen (in Germania), appartenente al monastero di S. Rupert da lei stessa fondato, intuisce il ruolo del luppolo nella conservazione della birra intorno al 1100 d.C.. Ildegarda, oltre ad essere una religiosa, è una naturalista, drammaturga, filosofa e musicista, divenuta santa nel maggio del 2012.
Ma per tornare al “must” nonostante per una donna su tre il timore che la birra gonfi è ancora un tabù (soprattutto tra le 18-24enni che sono le meno informate), i tempi cambiano e cresce la voglia di birra al femminile. Sono proprio le donne ad apprezzarne la naturalità, la leggerezza e il basso grado alcolico e a gustarla responsabilmente.

Sassiland News - Editore e Direttore responsabile: Gianni Cellura
Testata registrata presso il Tribunale di Matera n.6 del 30/09/2008

Accedi per lasciare un commento

Vota questo contenuto

Ultimi commenti

data errata - su un evento
Re: signor carella - su una notizia
signor carella - su una notizia
Re: Contrasto a Xylella Fastidiosa - su un evento
che tristezza! - su una notizia
Contrasto a Xylella Fastidiosa - su un evento
La pista Mattei - su una notizia

Da p.zza Vittorio Veneto - zona Ipogei

Clicca qui per osservare in tempo reale ciò che sta accadendo in piazza Vittorio Veneto - zona Ipogei a Matera ! Osserva il semplice movimento cittadino, o gli eventi organizzati in piazza, o semplicemente il tempo che fa. Nella pagina potrai trovare anche utilissime indicazioni per giungere a Matera o relative all' evento che potrai osservare .