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16/03/2015 10:38:55 - Articolo letto 2707 volte

IMU AGRICOLA: "LA TABELLA ISTAT NON E' AGGIORNATA"

Agricoltura, terreni Agricoltura, terreni
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LE OSSERVAZIONI DELL'UNIONE AGRICOLTORI
Matera e provincia Riceviamo e pubblichiamo la lettera aperta che l'unione agricoltori ha inviato a vari sindaci del Materano e al Governo, nella quale effettua alcuni importanti considerazione in merito alla tabella ISTAT riguardante i Comuni di Matera e Provincia:

"In relazione al Decreto Legge in oggetto, e in seguito ad uno studio approfondito riguardante le modalità normative e i criteri adottati ai fini della creazione dalla tabella pubblicata dall’ ISTAT, con particolare riferimento alla colonna n.19 (Comuni Montani), dove viene attribuito il simbolo T= Totalmente Montani  P= Parzialmente Montani  NM= Non Montani, si rileva e si pone alla Vostra attenzione, quanto segue:
 
- La tabella pubblicata dall’ISTAT, è sovrapponibile all’elenco stilato dalla Direttiva Comunitaria 75/273/CEE, e dalle norme della Direttiva 75/268/CEE, dove vi era la seguente classificazione:
- art.3 par.3 Comuni Montani e parzialmente montani “Le zone di montagna sono composte di comuni o parti di comuni che devono essere caratterizzati da una notevole limitazione delle possibilità di utilizzazione delle terre e un notevole aumento dei costi dei lavori:
- a causa dell' esistenza di condizioni climatiche molto difficili, dovute all' altitudine, che si traducono in un periodo vegetativo nettamente abbreviato;
- ovvero, ad un' altitudine inferiore, a causa dell' esistenza, nella maggior parte del territorio, di forti pendii che rendono impossibile la meccanizzazione o richiedono l' impiego di materiale speciale assai oneroso;
- ovvero , quando la svantaggio derivante di ciascuno di questi fattori presi separatamente è meno accentuato , a causa della combinazione dei due fattori, purché la loro combinazione comporti una svantaggio equivalente a quello che deriva dalle situazioni considerate nei primi due trattini.”
- art.3 par.4 Comuni svantaggiati e parzialmente svantaggiati Le zone svantaggiate minacciate di spopolamento e nelle quali è necessario conservare l' ambiente naturale, sono composto di territori agricoli omogenei sotto il profilo delle condizioni naturali di produzione, che devono rispondere simultaneamente alle seguenti caratteristiche:
esistenza di terre poco produttive, poco idonee alla coltura e all' intensificazione, le cui scarse potenzialità non possono essere migliorata senza costi eccessivi e che si prestano soprattutto all' allevamento estensivo;
b ) a causa della scarsa produttività dall' ambiente naturale, ottenimento di risultati notevolmente inferiori alla media quanto ai principali indici che caratterizzano la situazione economica dell' agricoltura;
c ) scarsa densità, o tendenza alla regressione demografica, di una popolazione dipendente in modo preponderante dall' attività agricola e la cui contrazione accelerata comprometterebbe la vitalità e il popolamento della zona medesima.”
 
La Direttiva 75/273/CEE, oltre alla elencazione dei comuni, inserisce anche le colonne relative alla superficie totale comunale e alla superficie delimitata per ogni comune, dividendo quindi i comuni in montani (art.3 par.3) totalmente delimitati e parzialmente delimitati, e in comuni svantaggiati (art.3 par.4) totalmente delimitati e parzialmente delimitati.
Mettendo in relazione la tabella ISTAT e la direttiva comunitaria sopracitata emerge una totale corrispondenza fra le due.
 
La dove nella Direttiva 75/273 il comune era totalmente montano ha avuto la T nella tabella ISTAT;
La dove nella Direttiva 75/273 il comune era parzialmente montano ha avuto la P nella tabella ISTAT;
La dove nella Direttiva 75/273 il comune era totalmente svantaggiato ha avuto la T nella tabella ISTAT;
La dove nella Direttiva 75/273 il comune era parzialmente svantaggiato ha avuto la P nella tabella ISTAT.
 
Quindi, se ne deduce in primis, che la tabella ISTAT non comprende solo i comuni totalmente montani e parzialmente montani, ma anche i comuni totalmente svantaggiati e parzialmente svantaggiati. La T quindi, non significa totalmente montani, e la P non significa parzialmente montani.  Ma la T significa totalmente montani o totalmente svantaggiati, e la P significa parzialmente montani e parzialmente svantaggiati.
 
Ne è l’evidenza il fatto che ci sono comuni rientranti con la T o con la P, senza nessun requisito di montanità, ma solo requisiti di svantaggio ai sensi della Direttiva 75/268/CEE, poiché la loro altitudine sull’intero territorio comunale e ben al di sotto dei 600 mt. (molti comuni classificati hanno addirittura altitudini massime dell’ordine di 250 mt. slm. sull’intero territorio comunale).
 
Stabilito ciò, c’è da mettere in evidenza una ulteriore questione. La Direttiva 75/273 ha subito delle integrazioni e modifiche attraverso: Direttiva 84/167/CEE – Decisione 85/307/CEE – Decisione 89/251/CEE – Decisione 89/252/CEE – Direttiva 92/94/CEE. Con queste Direttive e Decisioni comunitarie si integrava l’elenco e/o lo si modificava negli anni fino all’ultima Direttiva 92/94/CEE.
 
Queste Direttive integrative, non sono state prese in considerazione nella tabella ISTAT.
In alcuni casi sono stati presi in considerazione solo i comuni aggiunti riguardanti l’art.3 par.3. Comuni Montani e non i comuni aggiunti attraverso l’art.3 par.4 Comuni Svantaggiati.
 
Ciò vale su tutto il territorio nazionale. In particolare prendendo ad esempio la provincia di Matera, si mette in evidenza la situazione che si è venuta a creare:
 
Provincia di Matera:
- Accettura
- Aliano
- Calciano
- Cirigliano
- Colobraro
- Garaguso
- Gorgoglione
- Oliveto Lucano
- S. Giorgio Lucano
- S. Mauro Forte
- Valsinni
Classificati art.3 par.3 - 75/273/CEE totalmente montani,  hanno preso la T nella tabella ISTAT;
 
- Nova Siri
- Rotondella
- Stigliano
- Tursi
- Tricarico
Classificati art.3 par.4 - 75/273/CEE totalmente svantaggiati, hanno preso la T nella tabella ISTAT;
 
- Craco
Classificato art.3 par.4 - 75/273/CEE parzialmente svantaggiato, ha preso la P nella tabella ISTAT.
 
La Decisione 89/251 inserisce 2 comuni nell’art.3 par.4 come totalmente svantaggiati (quindi totalmente delimitati):
- Montescaglioso
- Montalbano Jonico
 
E altri 2 comuni nell.art.3 par.4 come parzialmente svantaggiati (quindi parzialmente delimitati):
- Bernalda
- Pisticci
 
L’ultima Direttiva la 92/94/CEE, ha inserito nell’art.3 par.4 totalmente svantaggiati (quindi totalmente delimitati) i seguenti comuni della provincia di Matera:
- Ferrandina
- Grassano
- Grottole
- Irsina
- Matera
- Miglionico
- Pomarico
- Salandra
 
Seguendo, gli stessi criteri adottati nella Direttiva 75/273/CEE, i comuni della provincia di Matera: Montescaglioso, Montalbano Jonico, Ferrandina, Grassano, Grottole, Irsina, Matera, Miglionico, Pomarico, Salandra, dovevano entrare nella tabella ISTAT, con la T.
 
Mentre i comuni di Bernalda e Pisticci, parzialmente delimitati, dovevano entrare nella Tabella ISTAT, con la P.
 
Ma, la tabella ISTAT non ha considerato tali integrazioni e aggiornamenti.
Si chiede, pertanto, in accoglimento delle argomentazioni sopracitate, un riesame della tabella ISTAT, aggiungendo le integrazioni e le modifiche che si sono avute con le sopracitate Direttive Comunitarie e Decisioni Comunitarie successive alla 75/273/CEE.
La presente è volta a portare a conoscenza della questione tutte le Sedi Istituzionali preposte, attraverso la più ampia divulgazione, confidando in un pronto riscontro e in un riesame del Decreto in oggetto, alla luce delle argomentazioni sopraesposte."



Sassiland News - Editore e Direttore responsabile: Gianni Cellura
Testata registrata presso il Tribunale di Matera n.6 del 30/09/2008




 
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