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23/03/2015 15:57:00 - Articolo letto 1614 volte

CRAS: NEL 2014 AFFIDATI OLTRE 350 ANIMALI SELVATICI

La Poiana colpita da pallini La Poiana colpita da pallini
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51 specie diverse gran parte dei quali appartenenti a specie protette dalle normative europee. Poco più dell’67% di essi rientra nella categoria sistematica degli Uccelli, il 25% in quella dei Rettili e l’8 % in quella dei Mammiferi.
Matera Ad occuparsi di soccorso e cura di specie selvatiche protette sull’intero territorio nazionale sono spesso poche strutture dislocate nelle varie regioni e gestite da persone spinte da grande passione ed esperienza. Non sempre però i cittadini e le istituzioni sono a conoscenza dell’esistenza di questi veri e propri ospedali per animali e nonostante ciò il passaparola spesso consente di far arrivare nelle mani giuste tanti esemplari che altrimenti sarebbero destinati a lunghe agonie e a morte certa. Nel materano opera da diversi anni il CRAS (Centro Recupero Animali Selvatici) istituito dalla Provincia di Matera ed avviato grazie al Progetto LIFE Natura “Rapaci Lucani” finanziato dalla Commissione Europea nel periodo 2006-2009.  Negli anni successivi il centro ha continuato ad operare, pur se con fondi limitatissimi e con grandi difficoltà strutturali ed economiche, ottenendo sempre positivi risultati sul fronte della tutela concreta della natura, della sensibilizzazione e dell’educazione ambientale. Al centro dell’attenzione ci sono tantissimi pazienti selvatici, diversissimi tra loro e quasi sempre appartenenti a specie protette o particolarmente protette dalle leggi nazionali ed europee. Poche persone sanno come si svolge e come funziona quotidianamente l’attività di cura di animali non convenzionali, appartenenti a specie selvatiche, quasi sempre elusive e schive, difficili da gestire in condizioni di cattività.  Quello che è certo è che in queste realtà il filo conduttore è sempre la grande passione e amore per la natura e la biodiversità che a volte consente di fare dei veri “miracoli”. A volte viene da chiedersi chi si sarebbe occupato di decine di migliaia di animali all’anno se non ci fossero in Italia i  centri di recupero della fauna selvatica?
Nell’anno 2014 il CRAS Provinciale di Matera, con base operativa nella Riserva Regionale di San Giuliano, è riuscito con la tenacia e l’impegno dei suoi operatori, veterinari e collaboratori ad ottenere positivi risultati che confermano la validità e l’utilità delle attività svolte a tutela dell’ambiente, con particolare riferimento alla fauna rara e protetta portando avanti iniziative volte all’educazione e sensibilizzazione dei cittadini e dei giovani affinché vi sia una maggiore crescita del rispetto della natura e del nostro territorio.
In 12 mesi sono stati affidati al CRAS per la loro cura e recupero 352 esemplari di 51 specie diverse gran parte dei quali appartenenti a specie protette dalle normative europee. Poco più dell’67% di essi rientra nella categoria sistematica degli Uccelli, il 25% in quella dei Rettili e l’8 % in quella dei Mammiferi.
Un posto di rilievo è rappresentato dai Rapaci che costituiscono circa il 50% del totale. Sono complessivamente 168 i rapaci diurni e notturni di 12 specie diverse curati dal CRAS. La maggiore frequenza di interventi di soccorso e cure ha riguardato il Falco grillaio di cui sono stati accolti e curati 141 esemplari (pari al 40% di tutti gli animali affidati) consegnati da cittadini, associazioni e forze dell’ordine.  Con questi dati il CRAS si conferma dunque come un presidio fondamentale per il soccorso e la tutela del “Falco naumanni” che a Matera forma la colonia riproduttiva urbana più interessante al mondo sia per l’elevato numero di coppie, circa 1000,  che per la spiccata tendenza a condividere con l’uomo il tessuto urbano ed in particolare gli innumerevoli e variegatissimi spazi dai contrastanti vuoti e pieni che fanno del centro storico di Matera un elemento di grande fascino paesaggistico ed architettonico del nostro Paese.
Tutti gli animali affidati al CRAS nel 2014 sono stati rinvenuti in 22 comuni diversi della Basilicata e della vicina Puglia. Il comune con la maggiore percentuale di interventi resta sempre Matera con il 42% dei ritrovamenti avvenuti sul suo territorio.  Su 352 esemplari pervenuti al CRAS il 77% è stato liberato o è in attesa di rilascio in questa primavera. Diversi esemplari che invece sono risultati non idonei al reinserimento in natura sono sottoposti quotidianamente alle cure dei responsabili del CRAS e la loro permanenza consente di attuare iniziative di sensibilizzazione, educazione ambientale ed informazioni mirate ad accrescere la cultura sulla nostra fauna autoctona di cui moltissime persone ne ignorano completamente l’esistenza.
A fornire supporto, in forma e modalità diverse, sono stati il Dipartimento di Medicina Veterinaria dell’Università di Bari,  le associazioni LIPU, CERM e Giglio Marino ai quali va in nostro ringraziamento. Una particolare gratitudine va ai veterinari Olimpia Lai ed Egidio Mallia che hanno garantito un valido aiuto nlle innumerevoli emergenze sanitarie, tecniche e scientifiche.
 
Il responsabile e coordinatore del CRAS Matteo Visceglia dichiara:
 
L’attività che è stata svolta lo scorso 2014 è certamente positiva per i risultati complessivi ottenuti ma vogliamo sottolineare che essa è stata possibile solo con grande impegno personale e con l’aiuto di alcuni volontari. Quello di cui abbiamo urgente bisogno per andare avanti senza rischiare di interrompere questo servizio alle istituzioni,  e alla Provincia in particolare, sono adeguate risorse finanziarie per la struttura e per gli operatori, spazi adeguati per il  lavoro e nuove voliere che ci permettano di dare risposte alle numerose richieste di interventi e di ottenere una migliore gestione generale  con benefici nei riguardi degli animali che ci vengono continuamente affidati da cittadini e forze di polizia.
Occuparsi della fauna protetta significa tradurre in pratica le belle parole che si spendono ogni giorno durante numerosi convegni e iniziative sulla tutela della Biodiversità e della fauna in particolare. Tutelare la natura significa tutelare la speranza che un domani i nostri figli e nipoti possano godere delle stesse bellezze che oggi abbiamo davanti ai nostri occhi! Salvaguardare la fauna e le sue preziose rarità deve essere anche un nuovo modo di intendere e proteggere un territorio dove da alcuni mesi sta sventolando alta la bandiera di una Città come Matera che,  da Capitale Europea della Cultura 2019,  deve essere anche un modello virtuoso e positivo di come i suoi abitanti debbano rapportarsi con la Natura che essa custodisce da millenni. Del resto pochi giorni fa proprio il Comune di Matera ha approvato il Regolamento Comunale sul Benessere Animale, all’interno del quale vi sono specifici riferimenti alla salvaguardia non solo degli animali da compagnia ma anche da quella variegata fauna che vive tra le mura della città e che rappresenta un indicatore vivente della qualità e salubrità dell’habitat urbano”.  



Sassiland News - Editore e Direttore responsabile: Gianni Cellura
Testata registrata presso il Tribunale di Matera n.6 del 30/09/2008




 
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