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19/06/2015 11:30:14 - Articolo letto 2415 volte

Matera: De Ruggieri accoglie Panorama

Raffaello De Ruggieri inaugura Panorama d´Italia Raffaello De Ruggieri inaugura Panorama d´Italia
Panorama d´Italia Panorama d´Italia
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Matera Era strapiena piazza Vittorio Veneto alle sei del pomeriggio del 17 giugno: nel cuore elegante del centro storico di Matera, sotto le impalcature bianche preparate per le luminarie della Festa della Bruna, in programma per il 2 luglio. La piazza era strapiena attorno a “La casa di Panorama”, dove alle 17,30 il direttore Giorgio Mulè ha inaugurato la tappa materana del tour “Panorama d’Italia”, giunto così alla sua quinta tappa (su dieci) del 2015. E a tagliare il nastro tricolore con Mulè è arrivato Raffaello de Ruggieri, neo-acclamato sindaco di Matera, che a sua volta ha aperto le bracca della città all’iniziativa del newsmagazine della Mondadori.
 
"La cultura è un percorso di conoscenza" ha chiarito De Ruggieri, al microfono di Panorama, rivolgendosi per la prima volta in una piazza ai suoi concittadini: "Noi abbiamo sempre lottato perché la nostra città conservasse la sua identità, a partire naturalmente dai Sassi. Ora è diventata una città che emoziona, stimola, fa pensare, e dalla frustrazione dell’appartenenza di qualche decennio fa siamo passati all’orgoglio dell’appartenenza".
La prospettiva che catalizza le energie di tutti è quella di Matera 2019, quando per un anno la città sarà capitale europea della cultura. Ma come valorizzare al massimo quest’opportunità? Dotando Matera delle infrastrutture essenziali che mancano. “Cosa chiederà al ministro Delrio quando lo incontrerà domani?”, ha chiesto Mulè al sindaco: “Gli farò una domanda semplice”, ha risposto de Ruggieri: “Come si può essere capitale europea della cultura se non abbiamo strade e binari? A noi servono 58 chilometri di strada e una rete ferroviaria efficiente. Ma non ci bastano le promesse, ci serve dinamismo organizzativo e un cronoprogramma preciso, cioè tempi certi di realizzazione delle opere. Oltretutto, solo dietro gli investimenti c’è l’occupazione. Se non si realizzano Matera 2019 sarà solo una baldoria ludica".
 
Ieri, 18 giugno, il programma di Panorama d’Italia a Matera è entrato nel vivo sin dalla mattinata, con i primi due convegni economici del cartellone. Il primo, su “Le strade
della crescita, cultura e turismo per rilanciare il lavoro" ha evidenziato come sia in atto un fenomeno potente e diffuso di crescita attorno al turismo culturale, per il quale occorrono regole che facciano crescere il “capitale civile” – come ha evidenziato il professor Domato Masciandaro, economista materano con cattedra alla Bocconi; ma è anche fondamentale, soprattutto ai fini specifici della migliore riuscita di Matera 2019, il coinvolgimento dell’intera comunità, come ha sottolineato Paolo Verri, direttore del Comitato organizzatore: "Essere un piccolo territorio ha consentito a Matera di diventare un caso esemplare di modello di sviluppo, fatto di un mix di competenze locali e globali Puntiamo a esportare la nostra cultura".
Già, ma "L’accessibilità e la mobilità sono fondamentali per la crescita" ha detto Giovanni Matarazzo "e noi finora siamo stati penalizzati. L’ industria ricettiva ha raddoppiato i posti letto in Basilicata, l’80 per cento sono a quattro stelle, ma l’assenza di investimenti pubblici è clamorosa". Per  Francesco Manna responsabile istituzioni locali Eni, l’altra grande opportunità per la Basilicata è quella del turismo business, che l’Eni punta a far crescere ancora. Mentre anche tra i privati che chi cura il territorio per preservarlo dalle “scorie” dello sviluppo come il Cobat – Consorzio raccolta e riciclo – il cui presidente Giancarlo Morandi ha fatto sapere che “Matera e la Basilicata hanno gli stessi tassi di raccolta di Bolzano e Vicenza. Adesso possono trainare la crescita verso gli standard europei".
 
Una crescita che – in termini economici generali – sta già iniziando anche grazie a Matera 2019, come ha evidenziato  Patrizia Minardi, direttore ufficio cultura della Regione: "Stiamo lavorando su tutto ciò che può creare occupazione per i giovani e per gli adulti usciti dal mondo del lavoro, con la creazione di reti museali e percorsi turistici. Il turismo deve avere un "effetto buono" sulla cultura".
 
 "È inevitabile che con l’incremento delle attese per Matera 2019 dobbiamo risolvere le criticità" ha detto in conclusione Luca Braia, assessore regionale al turismo: "E mai come oggi cultura e turismo sono fondamentali anche per il settore paesaggistico e per quello alimentare".
A seguire, l’attesa tavola rotonda sulle start-up: "Su 4mila start up innovative in tutta Italia, oggi la Basilicata rappresenta l’1 per cento e Matera si ferma alla 0,1 per cento", ha detto Giuseppe Ravasi, di Ibm, sottolineando con questo che le opportunità da cogliere sono tantissime. Un bell’esempio l’ha portato Luciana De Fino con la sua Pickmeapp, smart mobility per bambini e anziani. È una app che prevede la prenotazione di bus ecologici che portano a destinazione figli e nonni, senza più necessità di baby sitter e badanti. Viene dalla vicina Puglia, invece Domenico Colucci che con la sua startup Nextome è stato uno dei finalisti di Ibm smart camp: è un navigatore per interni, per muoversi all’interno di fiere e musei, una sorta di Tom tom per Cappella Sistina e affini.
Al Sud del resto le idee innovative non mancano, come ha confermato Domenico Arcuri, amministratore delegato di Invitalia che ha anche appena lanciato, con 50 milioni di euro di finanziamento, il fondo Invitalia venture. Nel primo "Start and smart" – il programma di finanziamento delle imprese innovative - sono visto arrivate ad Invitalia 442 proposte dal Sud. Il secondo, partito due mesi fa (con 1,2 milioni di euro di contributo pubblico e facilitazioni per il Sud) ha già visto il decollo di 82 progetti del meridione.
Luca Seletto di Enel ha raccontato le modalità di scouting della sua azienda nel mondo delle startup, con l’obiettivo di sviluppare nuovi prodotti. Ora Enel coordina un progetto europeo, con 6 milioni di euro (il bando si chiude a settembre) per 28 startup. Il fulcro è naturalmente il tema dell’energia, ma anche i servizi per i consumatori sono benvenuti.
Infine altre due interessanti case history: Massimo Galante di App, realtà che opera nei Sassi realizzando social network nell’ambito della scuola digitale e del social wellness; e molto orgoglio materano anche da Luigi Martulli di Materia hub, consorzio impegnato in progetti europei, come l'Erasmus per giovani imprenditori.



Sassiland News - Editore e Direttore responsabile: Gianni Cellura
Testata registrata presso il Tribunale di Matera n.6 del 30/09/2008




 
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