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17/03/2016 13:00:30 - Articolo letto 2419 volte

OPEN DAY UNIBAS: ORA TOCCA A MATERA

Open Day Unibas a Potenza Open Day Unibas a Potenza
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Terza giornata il 18 marzo nella città dei Sassi, dalle ore 9 nel polo di San Rocco
Matera Sono stati circa tremila gli studenti delle scuole superiori lucane coinvolti nelle iniziative di orientamento degli “Open day” nel Campus di Macchia Romana, a Potenza, il 15 e il 16 marzo: nella terza tappa, che si svolgerà a Matera il 18 marzo (dalle ore 9 nel polo di San Rocco), sono attesi un altro migliaio di partecipanti. Un programma ricco, quello offerto dall’Ateneo lucano alle potenziali matricole, con una cinquantina di “lezioni aperte” (per un totale di circa 500 ore), 25 laboratori, stand informativi delle Strutture primarie e delle associazioni studentesche, mostre e spettacoli.
Sono 36 i Corsi di studio attivi nell'Unibas, di cui 14 triennali, 16 magistrali, tre a ciclo unico e tre internazionali, a cui si aggiungono otto nuovi Master attivati in questo anno accademico.
Dopo l’inaugurazione degli spazi, sono iniziate le “lezioni aperte”, ovvero un momento divulgativo della ricerca e della didattica universitaria, esposto in modo scientifico, ma calibrato sull’esigenze dei giovani ascoltatori. Tanti i temi trattati, in ambito umanistico e scientifico, con titoli alla “portata” della platea di partecipanti, spaziando da “La rivoluzione informatica fatta in casa”, e “La chimica è proprio così noiosa?”, a “Chiacchiere sulla termodinamica per ingegneri meccanici”, “Oro verde: il legno”, “Parle cum(me) t'ha fatte mammete: i dialetti lucani bene culturale immateriale”, “Recupero e valorizzazione dei Sassi di Matera”. Ottima la partecipazione anche ai laboratori e alle mostre, con un finale tutto dedicato alla comicità di Dino Paradiso, salito in cattedra nell’aula magna per una “lezione” su “Il problema è la comunicazione”. Nelle strutture del Campus è stata quindi esposta “Potentia”, il prototipo realizzato dagli studenti di Ingegneria, che ha partecipato alla Shell-Eco Marathon, e diversi gruppi musicali hanno accompagnato le visite degli studenti delle scuole superiori.
Nel programma degli Open Day è stata anche inserita la “Tavola celeste”, (allestita al quinto piano dell’Edificio 2DA), ovvero un’installazione interattiva che trae la sua ispirazione dalla lettura del testo di Francesco Niccolini “Il Grande Orologiaio” che racconta un viaggio poetico nell’Astronomia attraverso un lungo tavolo costellato di oggetti provenienti dal mondo della cucina. Sentimentalmente legata alle scatole di Joseph Cornell e ai tableaux di Daniel Spoerri – hanno spiegato gli organizzatori - l’installazione reinterpreta quattrocento anni di studio del cielo, del tempo, della navigazione attraverso i tentativi e gli errori, gli uomini e le scoperte che dal 1300 al 1700 hanno segnato la nostra visione del mondo. La tavola è da sempre luogo di raduno, di rituali collettivi, di condivisione. Muovendo da questa consapevolezza, La Tavola Celeste rappresenta il piano di lavoro di un grande cuoco che, con un’armoniosa danza di strumenti ed utensili, cucina il tempo, apparecchia gli anni, ricerca ed inventa portate da offrire al sapere popolare, in una dimensione in cui il “sapere” è anche un “aver gusto”.
Giovanna Rizzo, direttrice del Centro di Ateneo Orientamento Studenti, ha spiegato che “l’Università ha aperto le porte agli studenti delle scuole superiori, con un ottimo ritorno in termini di presenze e di partecipazione, e con eventi e iniziative di orientamento di altissimo livello: dopo tanto tempo è il primo Open day organizzato dal nostro Ateno, e siamo soddisfatti del successo ottenuto, ma siamo già al lavoro per organizzare le prossime iniziative, tenendo conto di quanto fatto fino a oggi. Abbiamo un’offerta formativa veramente ampia e di qualità, e tantissime eccellenze che stiamo valorizzando per far crescere l’Unibas. Ed è stato anche importante il supporto dei nostri studenti universitari che, in prima persona, si sono confrontati con i partecipanti, diventando così promoter di quello che è il loro Ateneo. E’ la strada giusta, e noi la vogliamo percorrere con lo spirito giusto per fare sempre di più e sempre meglio, perché in estrema sintesi l’Unibas è un patrimonio della Basilicata”.
“Ogni potenziale matricola – ha quindi ricordato il Prorettore vicario, Michele Perniola – ha avuto in questo modo la possibilità di valutare il corso più adatto alle sue esigenze e ai suoi interessi, interagendo direttamente con i professori e con gli spazi che vivrà, ci auguriamo in modo intenso, dopo il diploma”.



Sassiland News - Editore e Direttore responsabile: Gianni Cellura
Testata registrata presso il Tribunale di Matera n.6 del 30/09/2008




 
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