L’ANTICORRUZIONE BACCHETTA LA SANITA’ LUCANA

Ospedale di Policoro (foto SassiLand)

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Diverse le contestazione rivolte dall’Autorità nazionale alla Regione Basilicata. “Criticità diffuse” sia sotto il profilo normativo che programmatorio, organizzativo ed operativo.
di ANTONIO GRASSO

Basilicata Sanità lucana sotto accusa. Diverse le “contestazioni” rivolte dall’Autorità nazionale anticorruzione, frutto della sua attività di vigilanza. Da essa si evince come nel periodo 2008-2015 “una parte rilevante degli acquisti di servizi strumentali è stata gestita al di fuori delle prescrizioni del Codice degli appalti”, senza l’indizione di gare e con continue proroghe degli affidamenti sempre agli stessi soggetti. A conti fatti quasi il 50% degli affidamenti per un valore complessivo di circa 120 milioni di euro. In questo modo, “si è precluso al sistema sanitario regionale la possibilità di conseguire i benefici effetti delle dinamiche concorrenziali – spiega l’Autorità – ossia di acquistare sul mercato servizi più economici e qualitativamente migliori”. Questa situazione perdura – stando agli accertamenti - fin dal 2012. E cioè da oltre 4 anni. E non è tutto. Anche la tempistica per avviare un centro unico per gli acquisti nel settore è stata piuttosto lunga. La Regione Basilicata, infatti, ha impiegato “ben 8 anni – stigmatizza l’Anac – per attivare la centrale di committenza”. E precisamente dal 2007 (anno in cui fu presa la decisione ndr) al 2014. Anche se, poi, è seguito un periodo transitorio di altri 2 anni per “portare a termine il processo di riorganizzazione”. Per un totale, quindi, di ben 10 anni. “Criticità diffuse”, insomma, sia sotto il profilo normativo che programmatorio, organizzativo ed operativo. L’Anticorruzione è intervenuta a seguito di specifiche segnalazioni che riguardavano la manutenzione degli impianti elettrici e termici dei nosocomi di Policoro e Tinchi di Pisticci, ma ha - poi – condotto accertamenti sull’intero sistema sanitario regionale. E dai riscontri è emerso che le procedure al di fuori delle regole sugli appalti pubblici hanno, in Basilicata, una “pervasiva diffusione”. La delibera a firma del presidente dell’Anac, Raffaele Cantone, è stata inviata ai vari organi competenti: Ministero della Salute, Agenas, presidenza della Giunta regionale e assessorato alla Sanità. Non solo. E’ stata anche trasmessa alla Procura generale della Corte dei conti e alla Procura della Repubblica di Potenza per “eventuali profili di competenza”.

Tags: sanità | ospedale | anticorruzione

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Rubrica: Cronaca

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Testata registrata presso il Tribunale di Matera n.6 del 30/09/2008

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