Riceviamo e pubblichiamo la pubblica denuncia della redazione del Roma Cronache Lucane per un vile episodio di intimidazioni nei confronti di una giornalista dellla suddetta testata giornalistica. La redazione di SassiLand solidarizza con i colleghi del Roma.
"Non intendiamo dare soddisfazione a chi sta creando problemi, né tantomeno sollecitare solidarietà a ogni costo. Intendiamo raccontare i fatti così come siamo abituati a fare. E raccontare i fatti significa far comprendere come stanno le cose anche a chi, per superficialità o per partigianeria, è sempre pronto al commento malevolo o al pettegolezzo grossolano e volgare nei confronti del nostro lavoro. Da qualche tempo l’aria che si respira attorno alla redazione del Roma si è fatta sempre più pesante ed e’ stato un crescendo di intimidazioni. Le minacce sono continue. Ieri - venerdì 2 marzo 2018, n.d.r. - sono culminate in un vile attacco a una delle sue giornaliste: sul parabrezza della sua auto parcheggiata sotto la redazione le è stato fatto trovare un volantino il cui testo evitiamo qui di riportare, essendo peraltro già evidente nella foto che pubblichiamo. Evitiamo di fare nomi per non compiacere chi evidentemente si bea di certe azioni. E non facciamo il nome nemmeno di chi, solo due giorni prima di quest’ultimo fatto, aveva chiamato uno dei responsabili del giornale per fargli una chiara minaccia: “Cambia strada quando mi vedi che è meglio per te...”.
Satira spinta (contro la quale immediatamente si armano le truppe cammellate), inchieste sugli affari pubblici così serie e fondate da produrre effetto immediato (nessuno dimentica il bando che il Crob ha dovuto annullare dopo l’inchiesta del Roma) e analisi politiche non di parte sono gli ingredienti che forse non piacciono a qualcuno, ma che piacciono molto ai lettori del Roma che sono in continuo aumento. Ma non saranno minacce e offese a fermare il Roma. Di quanto sta accadendo si occuperanno le autorità competenti, già debitamente allertate, mentre il Roma continuerà a fare il suo lavoro consapevole che la scelta di essere scomodi ha i suoi rischi, ma anche le sue soddisfazioni, prima tra tutte quella di sapere che si svolge con onore questo nostro mestiere, perché tentare di smascherare chi è portatore di interessi contrari al bene della Basilicata è un dovere primario secondo il Roma."