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05/08/2010 20.07.08 - Articolo letto 7958 volte

Un Palazzo delle Arti, dei Saperi, delle Culture

San Mauro Forte San Mauro Forte
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Nasce a San Mauro Forte Palazzo Lauria Arte e Cultura
di GIOVANNI MARTEMUCCI
San Mauro Forte E’ senza dubbio uno dei paesi più significativi della Provincia di Matera, San Mauro Forte. Un centro storico ricco di una ventina di residenze antiche e sovente di pregio, costruite fra Sette e Ottocento, con le vestigia di un castello medievale, in parte trasformato in chiesa dalle linee rinascimentali e di cui sopravvive una poderosa torre normanna, oggi in restauro, anche più bella di quella di Tricarico. Un monastero benedettino, con chiesa dai manufatti preziosi, l’antico edificio per i monaci che troneggia dall’alto, coronato da un’altana ad archi, e giardino botanico nel tempo trasformato in parco pubblico. Si stende stretto stretto su un alto colle, quasi seicento metri sul mare, il borgo antico oggi mal messo, in gran parte spopolato e mai consapevole del proprio valore architettonico e della propria densa storia, fatta di intreccio secolare fra famiglie baronali e civiltà contadina. Politiche sbagliate, non soltanto locali, lo hanno messo in ginocchio, deturpando col cemento le due propaggini a valle, un tempo dominio esclusivo di ulivi secolari, e sfregiando il paesaggio con un alto muro che doveva racchiudere un supercarcere rimasto incompiuto. Uno degli ecomostri più clamorosi della regione.
 
Oggi San Mauro Forte è protagonista di un progetto promosso da un gruppo di trenta/quarantenni in parte ancora residenti in parte emigrati altrove ma col cuore ancorato qui. Fra questi Antonio Calbi, nato e cresciuto a San Mauro fino all’età di tredici anni prima di farsi adottare da una nuova patria, Milano.
Quarantasei anni, attuale Direttore del Settore Spettacolo del Comune di Milano, chiamato dall’allora assessore alla cultura Vittorio Sgarbi e dal sindaco Letizia Moratti, e prima ancora direttore artistico del Teatro Eliseo di Roma, con un curriculum da capogiro. Si occupa di cultura da sempre, in particolare di spettacolo, ed è considerato fra i più capaci professionisti della sua generazione.
A dicembre scorso acquista metà di Palazzo Lauria, una delle residenze baronali più significative del centro storico del paese. Un borgo ricco di storia che merita di riconquistare gli antichi splendori e di tornare a vivere. Palazzo Lauria Arte e Cultura vuole essere uno dei motori della riscoperta e della rinascita dell’antico borgo. Costruito a metà del Settecento, su preesistenze medievali, l’edificio è di grande pregio architettonico: imponente è il suo portale in marmo coronato da un gruppo scultoreo composto da due angeli reggenti lo stemma nobiliare, con due leoni che si arrampicano su un albero. Disabitato da decenni, il Palazzo reclama, oggi, di tornare a battere come “cuore” della vita sociale e culturale di San Mauro Forte, riconvertendosi a “casa” delle arti, dei saperi, della cultura, aperta a tutti i cittadini, agli ospiti, ai visitatori, agli artisti che la sceglieranno per i propri ritiri di creazione. Il sogno è, infatti, quello di accogliere, a lavori di ripristino e restauro ultimati, artisti di ogni disciplina, italiani e stranieri, che qui possono trovare la giusta concentrazione per le proprie attività, a cominciare da scrittori e poeti.
 
“Il futuro ha un cuore antico”, ha annotato Carlo Levi nel suo celebre romanzo dedicato alla Lucania: Palazzo Lauria Arte e Cultura vuole promuovere il dialogo fra il passato e il futuro, fra il paese e la regione, fra questi e la nazione, il Mediterraneo, il mondo intero. Fra i progetti in cantiere: la costruzione dell’Archivio-museo della famiglia Lauria, le collane Palazzo Lauria Libri e Palazzo Lauria Visioni (video e documentari), un ciclo di appuntamenti culturali che accompagna l’intero anno. Accanto a quello più ambizioso: promuovere la nascita di un Museo delle famiglie baronali e della civiltà contadina. Tutte azioni volte alla riappropriazione della identità del territorio, alla conquista di un nuovo futuro.
Palazzo Lauria Arte e Cultura è un’associazione che vuole operare di concerto con gli enti territoriali - Comune, Regione, Provincia - ed è aperta al contributo di tutti coloro che vi vorranno collaborare, imprese, associazioni, cittadini, volontari.
Ne è presidente Anthony Majanlahti, storico e scrittore canadese, studioso si particolare della Capitale, autore di The Families Who Made Rome (tradotto in Italia da Vallardi col titolo Guida alle grandi famiglie che fecero Roma) e Roma occupata – 1943-1944 (in uscita presso Il Saggiatore). La scelta di una personalità straniera – Majanlahti è canadese, di madre inglese e papà finlandese, nonché discendenete dello scrittore danese Hans Christian Andersen – esprime anche l’ambizione internazionale del progetto. “Il declino dell’Italia – spiega Calbi - è sotto gli occhi di tutti e solo un forte legame con il mondo ci può aiutare ad arginare questo processo di abrutimento e impoverimento”.
 
Si parte questo agosto con la proposta di quattro appuntamenti in Palazzo ma anche suggerendo proposte che coinvolgono l’intero borgo antico, dalla Chiesa Madre alla piazzetta Tenente Mega, tutte attività realizzate in collaborazione con il Comune di San Mauro Forte e la Pro Loco.
 
Videoinstallazioni, documentari sul mondo contadino scomparso, recital di poesia, film-opera di immagini e suoni a Palazzo. Concerti d’organo, di sax e arpa, di taranta rivisitata, film italiani recenti dedicati al Sud, gli altri appuntamenti culturali che animeranno il centro storico.
 
Si comincia mercoledì 11 agosto, dalle 18 alle 21, con due videoinstallazioni di 7 minuti ciascuna, nella stalla del Palazzo. Babele e Uno, create dagli artisti milanesi Paolo Castagna e Gianni Ravelli, sono due micro-opere per immagini e musica che rapiscono l’attenzione e risucchiano nel loro vortice visivo e sonoro. La prima attinge all’episodio biblico della Torre di Babele, con il caos linguistico che si traduce in un magma di segni e suoni; la seconda rincorre l’utopia, il sogno, la tensione verso l’Uno, l’Universo, una impossibile Unità. Ingresso per venti spettatori per volta ogni 15 minuti (18, 18.15, 18.30, 18.45, 19, 19.15, 19.30, 19.45, 20, 20.15, 20.30, 20. 45.).
 
A seguire, nella vicina Chiesa Madre, alle ore 21.30, concerto dell’organista milanese Maurizio Salerno. Salerno è uno dei massimi organisti italiani, Premio Abbiati 2010, da anni maestro titolare della Basilica di Santa Maria della Passione a Milano, la seconda chiesa più grande della città dopo il Duomo. Seppure impegnato in concerti in mezzo mondo e nel suo festival Milano Arte Musica, straordinario appuntamento con la musica antica riconosciuto a livello internazionale, in corso nel capoluogo lombardo, proporrà a San Mauro un programma dedicato alla scuola organistica napoletana fra Sei e Settecento con brani di Storace, Pasquini, Zipoli, Scarlatti, Pergolesi, Marcello eseguiti sull’organo restaurato di recente.
 
 
Venerdì 13 agosto, ore 21.30, è la volta della poesia con un recital del poeta Alfonso Guida, nato a San Mauro e che qui ha scelto di vivere, coadiuvato dal giovane attore Umberto Savino. Già Premio Bellezza e Premio Montale, Guida è fra gli autori più potenti della sua generazione, come lo ha definito di recente il critico Maurizio Cucchi. Nell’attesa di dare alle stampe un nuovo volume dei suoi poemi, a inaugurare la collana Palazzo Lauria Libri, è stato invitato a essere protagonista di un recital che si annuncia vertiginoso.
 
Lunedì 16 agosto, sempre a Palazzo Lauria, ore 21.30, questa volta nel cortile, è la volta dei cortometraggi che Vittorio de Seta girò fra pescatori e contadini siciliani fra il 1954 e il 1959. Considerati perduti, sono ritratti di un Sud scomparso, catturato e restituito con grazia d’autore. Piccoli grandi capolavori firmati da un “antropologo che si esprime con la voce di un poeta”, come lo ha definito Martin Scorsese.
 
Infine, martedì 17 agosto, sempre alle ore 21.30, è la volta della proiezione di Koyaanisqatsi, celebre film dell’americano Godfrey Reggio, su musiche di Philip Glass, opera che indaga il contrasto fra la bellezza struggente della natura e la potenza devastatrice dell’uomo. Il titolo significa “la vita senza equilibrio”, nella lingua di una tribù di indiani pellirossa dell’Arizona. Originale opera filmica, del 1983, senza attori, dialoghi, azioni, se non il respiro della natura e il caos degli esseri umani. Una sinfonia di immagini e musica che travolge e lascia ancora attoniti a distanza di quasi venti anni. Un film scelto pensando in particolare ai giovani, cresciuti fra tv e videogiochi, invitandoli, attraverso un linguaggio a loro più vicino, a riflettere sulla salvaguardia del territorio come bene imprescindibile e soprattutto di tutti, in Basilicata così come in America.
 
Tutte gli appuntamenti sono a ingresso gratuito, a invito.
 
Per ridare vita al centro storico è strategico ritornare a promuovere attività collettive, come la visione di film, arginando la prassi della visione privata, come contributo a ricostruire il senso di comunità. Sempre insieme a Comune e Pro Loco, Palazzo Lauria Arte e Cultura promuove la visione, in Piazzetta Tenente Mega, ore 21.30, di tre opere recenti dedicate al Sud: Gomorra di Garrone da Saviano, Baaria di Tornatore, Nuovomondo di Crialese. La criminalità pervasiva della politica e della vita sociale, l’epopea di una visione del mondo che è naufragata nel niente, la piaga dell’emigrazione: tre temi condivisibili da tutti, anziani e adolescenti. Tre film di “senso”, che raccontano il Sud, di grande fattura e bellezza e che emozionano tenendo desta la ragione.
 
Fra i progetti in cantiere per il 2011, quello in programma a Pasqua, quando sarà ospite a San Mauro, Giovanna Marini, la celebre etnomusicologa e cantautrice, amica di Pasolini e De Gregori, che sarà per tutta la Settimana Santa in Lucania, per studiare i riti, i canti, le musiche della tradizione popolare legati ai riti pasquali. E’ da tempo che Calbi sogna un viaggo della Marini nella terra di Rocco Scotellaro e di Isabella Morra, fino a immaginare questa sua immersione intensiva, con base a San Mauro e escursioni musicali nei paesi vicini. Proprio in questi giorni si sta “censendo” anziane e anziani ancora con la memoria e l’ugola in forma, capaci di trasferire alla Marini e alla sua équipe un patrimonio che non deve andare disperso. In quell’occasione sarà girato un documentario.
 
Un ulteriore progetto in cantiere è quello di realizzare la più grande personale en plein air delle opere di Arnaldo Pomodoro, il più grande scultore vivente. Pomodoro ha superato gli 80 anni e non è mai stato a Matera. La sua originale ricerca sulla struttura interna della materia, di cui svela enigmi e morfologie, resa celebre dai suoi obelischi e sfere – quello della Farnesina a Roma o quella all’Onu di NewYork – reclama di confrontarsi con il lavoro millenario svolto dalla natura e dall’uomo in quella macro-scultura che sono i Sassi di Matera. Il progetto prevede l’installazione di sue opere anche nei paesi della provincia, a cominciare proprio da San Mauro, e in altri siti rurali e naturali, dalle masserie ai castelli alle Dolimiti Lucane. Pomodoro ne è entusiasta e mette a disposizione l’intera sua collezione. Allo scultore, Calbi ha chiesto anche di disegnare una porta dei Sassi, alla maniera dell’”arco in terra” nel parco termale Negombo di Ischia: l’artista si è ancor più galvanizzato e a breve verrà in Lucania a fare i primi sopralluoghi. D’altronde il suo bellissimo progetto per l’irrealizzato cimitero di Urbino ha molti punti in comune con la bellezza struggente e insieme inquietante della città rupestre protetta dall’Unesco.
 
 



Sassiland News - Editore e Direttore responsabile: Gianni Cellura
Testata registrata presso il Tribunale di Matera n.6 del 30/09/2008




 
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