Lunghi applausi ieri al Duni per lo spettacolo di Marco Travaglio. Il noto giornalista e scrittore torinese ha ripercorso gli episodi più significativi della storia italiana degli ultimi decenni vestendo il ruolo di narratore accompagnato dalle musiche diValentino Corvino eseguite dal vivo dai C-Project. ‘Promemoria’ sta diventando un vero fenomeno della stagione teatrale in corso ed ha già registrato ovunque, come a Matera il tutto esaurito. La regia è curata daRuggero Cara il quale ha saputo abilmente coniugare l’impegno giornalistico di Travaglio con la musica di Corvino. La musica di Corvino. Una musica non è né descrittiva né tanto meno lenitiva ma si propone di volta in volta come cornice, evocazione, suggestione o provocazione a risaltare la nitidezza del racconto della nostra storia recente che, a partire dall’affogamento nelle tangenti della prima Repubblica, passando per la resistibile ascesa di Berlusconi, sembra precipitare sempre di più, di capitolo in capitolo, coi toni della farsa, del grottesco, della tragicommedia ma con la tragedia sempre dietro l’angolo. Vorremmo, tramite la musica, ottenere un effetto di “galleggiamento” di questa memoria che Travaglio così precisamente ci propone, per sfuggire alle facili lusinghe dell’antipolitica ed anzi per assumerci le nostre responsabilità poiché si tratta pur sempre della nostra storia; e come si sa la storia insegna, ma nessuno impara mai niente.
Giovanni Martemucci