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16/10/2010 13.39.15 - Articolo letto 5546 volte

Etica d’impresa - reti e Piano formativo 2010

Molinari - Api Molinari - Api
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Due comunicati stampa dell' Api Matera
di GIANNI CELLURA
Matera Etica d’impresa e reti: gli Edili dell’API di Matera all’Auditorium di via Veneto a Roma per “Ritornare a crescere”

Era presente anche una numerosa delegazione della Sezione Edili dell’API di Matera, guidata dal presidente Molinari e dal direttore Latorre, alla manifestazione pubblica organizzata martedì 12 dall’ANIEM-CONFAPI a Roma presso l’Auditorium di via Veneto, dal titolo “Ritornare a crescere. Internazionalizzazione e reti d’impresa,  le opportunità di lavoro per le pmi”.
         Alla presenza di politici e giornalisti, tra cui il sottosegretario alle Infrastrutture Giachino, il presidente e il vicepresidente della Commissione Ambiente della Camera Alessandri e il lucano Margiotta, i giornalisti economici Oscar Giannino e Eugenio Occorsio, l’ANIEM ha illustrato le sue proposte per il rilancio della piccola e media impresa edile, puntando sulle reti e i mercati internazionali per superare la crisi economica.
         La contrazione degli investimenti pubblici nell’edilizia (-20% negli ultimi 3 anni), da un lato, e le trasformazioni del mercato, dall’altro, hanno indotto l’Associazione delle piccole e medie imprese edili ad elaborare proposte per porre rimedio alle distorsioni del mercato create dall’uso “spregiudicato” del massimo ribasso, favorito dalla mancanza di lavori.
         Per questo motivo si chiede alle pubbliche amministrazioni di incrementare l’offerta di lavoro attraverso il reperimento di maggiori risorse finanziarie e di predisporre progettazioni realmente esecutive per ridurre al minimo il contenzioso con le imprese.
         A queste ultime si chiede di organizzarsi meglio per crescere dimensionalmente, come condizione per restare sul mercato. Infatti, le nuove regole di un mercato sempre più internazionalizzato e stressato non prevedono un futuro per la micro-impresa edile, che deve obtorto collo strutturarsi per crescere.
         Per contrastare il fenomeno dei ribassi spropositati bisogna avere il coraggio di accettare regole di qualificazione delle imprese più selettive, introducendo i cosiddetti criteri reputazionali come parametro di valutazione nelle gare d’appalto e penalizzando quelle aziende che vivono di contenzioso. Questo è il principio di “etica d’impresa”.
         Le imprese di minori dimensioni possono trovare nei contratti di rete lo strumento per crescere, ampliare le opportunità di lavoro, creare sinergie per misurarsi sui mercati internazionali. Le PMI edili devono comprendere che fare sistema o rete conduce alla specializzazione, creando le condizioni per trovare nicchie di lavoro (o di mercato) più remunerativo, anche grazie all’abbattimento dei costi di produzione. Non l’impresa tuttofare, dunque, ma l’impresa specializzata.

Piano formativo 2010: l’API propone alla Provincia un comitato di indirizzo e programmazione permanente

Giudizio positivo dell’API sulla concertazione avviata dall’Ageforma con le associazioni imprenditoriali per la predisposizione del Piano formativo 2010.
         Finalmente l’Agenzia provinciale per la formazione agisce da vero braccio operativo della Provincia e si interfaccia con le associazioni datoriali per rendere la formazione mirata alle reali esigenze delle imprese.
         La prova è che l’elenco delle aziende disponibili ad ospitare stagisti, da poche decine è all’improvviso cresciuto ad oltre 500, grazie ad una maggiore consapevolezza delle imprese.
         Nella concertazione l’API ha operato perché si creassero i presupposti per una programmazione delle attività formative più rispondente ai fabbisogni delle imprese, sia in termini di maggiore occupabilità che di indirizzi mirati.
         Di fronte a questa novità l’API ha proposto alla Provincia e all’Ageforma l’istituzione di un comitato di indirizzo e programmazione permanente, con la partecipazione delle associazioni imprenditoriali, con il compito di favorire l’incontro tra la domanda e l’offerta di lavoro.
         Un’impostazione analoga è stata chiesta alla Regione con riguardo al Reddito Ponte, perché le imprese siano co-protagoniste nel percorso di formazione individualizzato del giovane beneficiario.
         Criticabile, quindi, è la scelta finora fatta dalla Regione Basilicata di collocare l’azione di scouting al termine del percorso formativo: un autogol che rischia di vanificare uno strumento potenzialmente molto utile.




Sassiland News - Editore e Direttore responsabile: Gianni Cellura
Testata registrata presso il Tribunale di Matera n.6 del 30/09/2008




 
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