Mentre quattro parcheggi giacciono nel dimenticatoio e nel vandalismo più sfrenato; mentre si proroga ancora di sei mesi l’avvio del bando per i parcheggi, facendo permanere ancora confusione, incompetitività ed improvvisazione; mentre l’utente non sa più dove lasciare l’auto, tanto che si arriva a parcheggiare sino alla sommità di via Pecci, la Polizia Municipale e gli ausiliari del traffico non possono far altro che lavorare a tutto spiano elevando multe per divieto di sosta, rendendo ancora più insostenibile lo stato sociale.
Di contro, la politica e l’amministrazione comunale che dovrebbe rendere più serena ed agevole la vita della comunità che paga le tasse, sembra non accorgersi che da oltre 20 anni giace sulla carta il parcheggio multipiano di via Gramsci. Si perché l’unica cosa concreta rimasta di quel timido avvio di cantiere, è l’usurata, locandina che annuncia che in quel luogo un giorno, forse, ci sarà il parcheggio. Quattro miliardi di lire circa l’allora importo finanziato, cifra ridicola oggi per pensare di riprendere i lavori; cosa si dovrà aggiungere per poter completare l’opera, ma non c’è fretta, si può aspettare ancora. Frattanto l’ironica locandina ancora annuncia: “consegna lavori 19.12.1990”. La mancata realizzazione di quel parcheggio è la causa fondamentale del pesante ingorgo di via lucana e centro storico.
Il parcheggio di via Casalnuovo, preziosa ed unica valvola di sfogo per il rione Sassi, forse non merita che si sciupino ancora parole: opera da sempre vandalizzata e consumata, dimenticata ed abbandonata, dimora di ratti e fuori da ogni programma.
Il centro direzionale, ingolfato d’auto, costruito sulla falsa riga di Acquarium, nell’appiattimento del massimo profitto, senza tener conto che le auto si devono pur lasciare da qualche parte; strade e stradine dismesse dall’interesse amministrativo e sociale, si edificano quartieri e poi si rincorrono le imprese, lavori che non terminano mai e l’occhio di chi osserva Matera per le solite visite natalizie ed estive, altro non può fare che constatare che nel tempo nulla cambia per poi congratularsi per la scelta d’esser emigrato, separato da questa città.
A quel convulso centro un contributo lo avrebbe dato il parcheggio di viale delle nazioni Unite, opera colossale, costata milioni di euro, terminata nell’anno che non ricordo, sfregiata da vandali di oggi e di ieri e mai entrata in funzione. Ogni domanda potrebbe sortire risposte fantasiose e bizzarre ma in proposito dalla nostra amministrazione non si hanno risposte; se non una: “la situazione del caso è complessa”.
In ultimo il parcheggio, o meglio, l’opera ripudiata a ridosso dei Sassi a Sant’Agostino, progettata come parcheggio, tantissimi anni orsono. Lavori iniziati ed abbandonati, ma non è una novità, l’originalità è quella che probabilmente avrà altra destinazione che andrà ad ingolfare di traffico quel sito, come se già adesso non scoppi.
Mi chiedo come possa parlarsi di piano del traffico, di chiusura del centro storico e dei Sassi; sgombrare dalle auto, le belle piazze o la cattedrale se la politica del fare amministrativo raggiunge livelli di incapacità ed inadeguatezza così elevate? Riparate i danni del passato remoto se volete dare un futuro dignitoso a questa città.
Resto convinto che il tutto è attenzionato da chi guida la città, ma ci vuole una volontà politica ed amministrativa forte e coraggiosa per recuperare e riprendere quel che giace da anni, non è facile riscattare i tanti posti di lavoro che queste opere, se completate per tempo, avrebbero significato per la città.
Adriano Pedicini Consigliere PdL