“Nulla si crea, nulla si distrugge, tutto si trasforma”, così recita una famosa teoria del chimico francese Antoine Lavoisier, il padre della chimica moderna.
L’associazione “Amici del Parco della Murgia Materana” conclude le attività dell'anno 2010, donando il giorno 24 dicembre n° 15 bottiglie di vetro all’Amministrazione Comunale al sesto piano del palazzo di città con l'obiettivo di sensibilizzare l'Amministrazione e farle utilizzare durante i consigli comunali e nei momenti di rappresentanza.
In questo momento particolare, dove a livello nazionale l’emergenza dei rifiuti la fa da padrona nelle notizie di cronaca e ha caratterizzato giorni di protesta anche in città, per la volontà di un gruppo pacifico di cittadini di chiudere la discarica sita a poca distanza dal Borgo La Martella, in un momento dove la raccolta differenziata può essere la risoluzione parziale dei problemi e deve essere accompagnata da una politica mirata alla riduzione complessiva del rifiuto.
L’iniziativa ha una duplice finalità:
Sensibilizzare l’Amministrazione Comunale al problema dei rifiuti con l’adozione di strategie a medio termine, utili per diventare “un’Amministrazione a Impatto Zero”;
Sottolineare con fermezza il valore e la bontà dell’acqua pubblica.
“L’emergenza rifiuti - sottolinea il Presidente dell’Associazione Raffaele Lamacchia - deve essere colta come un’occasione di cambiamento delle abitudini dei cittadini e nel contempo come una importante opportunità per l’amministrazione per discutere, a livello locale, di questioni ambientali che da tempo necessitano di risposte e comportamenti chiari e definitivi.
In quest’ottica e essenziale che l’Amministrazione, attenta alle questioni ambientali, abbandoni l’uso indiscriminato delle bottiglie di plastica, in aula consigliare, delle commissioni o nei vari incontri pubblici ed istituzionali, adottando contenitori riciclabili (es. vetro).
Non si può obbligare la popolazione a praticare la politica dell’impatto e del km zero, ma l’amministrazione dovrebbe dare il buon esempio, che non sempre lo fa.
Oltre a ridurre i quantitativi di plastica sul territorio, l’iniziativa spinge a migliorare la qualità e il potenziamento della raccolta differenziata, utilizzando contenitori compostabili secondo gli standard indicati dalle norme europee Uni En 13432 e Uni En 14995, promuovere il compostaggio domestico (visto che al Sud la frazione organica arriva al 50% di tutta la differenziata), l’uso dell’acqua del rubinetto, perché l’acqua del sindaco è migliore, economica e inquina meno (dando continuità all’odg “Referendum Aqua Pubblica e Moratoria delle Norme sulla Privatizzazione del Servizio Idrico Integrato”, approvato in Consiglio Comunale il 10/12/10).
Pertanto, si rende necessario attuare azioni finalizzate a disincentivare ad esempio l’uso di bicchieri e stoviglie di plastica, contenitori e imballaggi ingombranti, a cominciare dalle mense scolastiche dove la produzione di materiale (plastica, alluminio, indifferenziato ecc…) è eccessiva.
“Il rifiuto non è un bene alieno. Esiste e quindi bisogna occuparsene con urgenza e serietà. E poi l’acqua. Non facciamo una campagna contro le minerali, ma a favore del consumo di quella del rubinetto, buona, controllata, pubblica e consigliata dai pediatri per i nostri bambini.
La bottiglietta è costosa, ad alto impatto ambientale (si consumano nel mondo 80 milioni di litri di petrolio e 600 miliardi di litri d’acqua) e certamente non migliore di quella dell’acquedotto, controllata con puntualità rispetto alle minerali (sull’etichetta delle minerali c’è la data dell’ultimo controllo effettuato e che può risalire a diversi anni addietro). Poi consideriamo anche il lungo viaggio che le minerali devono percorrere per raggiungere gli scaffali dei punti vendita.
Pensiamo alle altre amministrazioni che hanno adottato, con costi non troppo esosi, punti acqua, fontane cittadine site in vari quartieri e/o scuole, dov’è possibile riempire acqua minerale proveniente dall’acquedotto comunale. Decisamente un servizio di grande qualità, un idea che trova nel risparmio economico e ambientale i suoi punti di forza e che recupera il ruolo delle fontanelle pubbliche come luogo di aggregazione, come succedeva all’interno dei Sassi.
L’associazione auspica che tale iniziativa sia adottata dall’Amministrazione e che in tale opera di cambiamenti siano coinvolti altri attori presenti sul territorio (Provincia di Matera, Enti di Gestione delle aree protette, ASL, ARPAB, Acquedotto Lucano).
Quindi “imbrocchiamo” la strada giusta, perché il cammino verso il 2019 passa anche attraverso la cultura del rispetto dell’ambiente, dato che è in gioco il nostro presente e il nostro futuro.”
Il Presidente
Raffaele Lamacchia