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22/02/2011 14.50.12 - Articolo letto 5486 volte

I Fratelli Musulmani nel mondo contemporaneo

I Fratelli Musulmani nel mondo contemporaneo - di Massimo Campanili e Karim Mezran - UTET I Fratelli Musulmani nel mondo contemporaneo - di Massimo Campanili e Karim Mezran - UTET
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Un libro che analizza la storia del movimento dei Fratelli Musulmani dalla sua nascita ad oggi, nel mondo arabo
di MARIA ANNA CRAPULLI
Matera Il mondo arabo è in fiamme. Tutto ha avuto inizio in Tunisia con la rivolta del pane, organizzata sul web ed esplosa nelle piazze. La protesta è sorta spontaneamente tra la piccola borghesia e il proletariato, senza pressioni da parte di gruppi politici o religiosi. Ma oggi, a distanza di qualche settimana, e alla luce degli ultimi accadimenti, è ancora così? Difficile pensare che non ci siano gruppi o movimenti politici o religiosi che approfittino a cavalcare l’onda della rivoluzione mettendo in piazza le proprie istanze. Anche i Fratelli Musulmani, per quanto rimasti minoritari, dopo l’aggravarsi della situazione, hanno fatto sentire la loro voce. In virtù della natura “popolare” della rivolta, nessuno studioso o esperto del mondo arabo, né tanto meno nessun analista di questioni politiche è stato in grado di prevedere un’esplosione di tale portata. Se è impossibile ipotizzare dove tutto questo porterà e quando finirà, possibile, invece, è cercare di capire da dove proviene questa rabbia, per provare a comprenderne le ragioni storiche. Utile a tal fine è il volume pubblicato dalla Utet nel 2010, curato da Massimo Campanini, docente di Storia dei paesi islamici all’Orientale di Napoli, e  da Karim Mezran, direttore del Centro Studi americani di Roma.
Una delle questioni centrali per la comprensione e la valutazione delle prassi politiche passate è il problema dell’egemonia. Esplicito il richiamo al concetto di egemonia di Antonio Gramsci…(che) “conserva un valore euristico notevole per quanto mette a disposizione categorie di scienza politica che consentono di accedere alle premesse teoriche e alle prassi più funzionali del discorso politico contemporaneo”. I sistemi politici dei paesi arabi soffrono di una grave crisi di legittimità. In una tale situazione le organizzazioni islamiche moderate come i Fratelli Musulmani “giocano un ruolo variabile ma comunque importante alla luce del loro radicamento sociale”. Nel libro s’indaga su siffatto ruolo in contesti diversi: Egitto, Sudan, Giordania, Marocco, Tunisia. Il movimento dei Fratelli Musulmani nacque in Egitto in un momento in cui era in atto un processo di modernizzazione e secolarizzazione dello Stato egiziano, il cui effetto era “la parcellizzazione del discorso islamico”. Obiettivo del movimento era, invece, quello di creare uno stato islamico, o attraverso una presa del potere ottenuta con metodi democratici ma anche rivoluzionari, o attraverso un percorso di islamizzazione dal basso. Secondo al-Banna, fondatore del movimento, questo non doveva essere né un’associazione, né un club, né un sindacato, né tantomeno una confraternita, ma un’unione fondata su di un’ideologia, una morale e delle azioni. Da questi principi fondamentali ad oggi molto è cambiato. Un capitolo, infatti, è dedicato alla storia della Palestina e ad Hamas, “che può geneticamente ed evolutivamente riconoscersi come diretto discendente del movimento egiziano fondato da Hasan al-Banna”, che dal 2006 è il maggior partito politico palestinese, e che possiamo considerare come una forza contro-egemonica in opposizione al potere secolare di Fatah. Nonostante la sua genesi, il movimento di resistenza islamico palestinese è considerato dalle diplomazie occidentali un’organizzazione terroristica. Tanto si è scritto e detto sull’Islam e sul mondo arabo, e alla luce degli ultimi avvenimenti ancora molto si dibatte, è storicamente un tema che accende sempre il dibattito internazionale, ma una cosa è certa “se continuiamo a considerare tutti i musulmani dei radicali, e tutti i radicali dei nemici in atto o potenziali dell’occidente, niente di più facile che lo diventino davvero, e che lo diventiamo noi per loro”.



Sassiland News - Editore e Direttore responsabile: Gianni Cellura
Testata registrata presso il Tribunale di Matera n.6 del 30/09/2008




 
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