Parcheggi: guerra alle strisce blu

Parcheggio di piazza della Visitazione gestito da SISAS (foto Martemix)

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CasaPound Italia mette a disposizione i moduli per il ricorso
di GIOVANNI MARTEMUCCI

Matera Dopo il servizio della trasmissione televisiva Le Iene dedicato all'irregolarità di numerosi parcheggi blu nella città di Milano anche a Matera l'argomento è tornato ad animare la cittadinanza e non si è fatta attendere l'associazione CasaPound Italia che da anni si batte contro quello che non esita a definire 'pizzo blu' al punto da aver messo a disposizione dei cittadini istruzioni e modulo per ricorrere al giudice di pace, materiale scaricabile nella sezione 'strisce blu illegali'
del sito lucanianonconforme.org.

“Durante la precedente amministrazione – racconta Stefano Dubla – ci eravamo rivolti al difensore civico per evidenziare l'illegalità di numerose aree destinate alla sosta a pagamento nella città di Matera e avevamo ricevuto una fantasiosa risposta da parte del dirigente dell'ufficio traffico, architetto Francesco Gravina, il quale voleva convincerci dell'infondatezza della nostra posizione, e pertanto anche quella di tanti giudici di pace che accolgono questo tipo di ricorsi, in quanto la carreggiata, stando a quanto riportato nel codice della strada, è in genere 'delimitata da strisce di margine' e pertanto, secondo l'architetto Gravina, la striscia blu oltre a delimitare l'area di sosta delimiterebbe anche la carreggiata”.

“La stessa tesi – continua Cpi – sembra essere stata abbracciata dal comandante della Polizia Municipale Franco Pepe che sul Quotidiano della Basilicata di venerdì 25 febbraio arrivava ad ammonire che 'il codice della strada non si legge come un puzzle, ma si interpreta compendiando i vari articoli'. Facciamo presente al comandante Pepe che anche la lettura del Regolamento Attuativo del codice della strada (DPR 495/1992 ) potrebbe essere un ottimo compendio, infatti l'articolo 141 precisa che 'I margini della carreggiata sono segnalati con strisce di colore bianco' e quindi, a scanso di equivoci e compendiando i vari articoli, in assenza di striscia di margine bianca la carreggiata è da intendersi da marciapiede a marciapiede”.

In conclusione CasaPound precisa: “Sconsigliamo ai cittadini di rivolgersi al giudice di pace considerato che ora tali ricorsi costano più o meno quanto una multa ma suggeriamo a tutti di rivolgersi direttamente all'ufficio traffico del comune telefonando al dirigente al numero 0835 267202, inviando un fax allo 0835 241369 oppure rivolgendosi direttamente al sindaco”.

Tags: strisce blu | parcheggi | casa pound | ricorso

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Rubrica: Cronaca

Sassiland News - Editore e Direttore responsabile: Gianni Cellura
Testata registrata presso il Tribunale di Matera n.6 del 30/09/2008

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Ci siamo rotti di striscie

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Il 23/10/2011, Milite_X ha scritto :
Cosa facciamo allora? Lasciamo correre ancora una volta su questi soprusi? Gli uomini, i veri uomini, se usano il cervello e le logiche di servizio per cui sono stati eletti (e per cui hanno chiesto a noi semplici cittadini la stima), devono risolvere i problemi della città usando il comune buon senso e lo zelo del buon padre di famiglia. Questi signori invece, che fanno? Per risolvere il problema della mobilità trovano soluzioni per i mezzi che sostano..mentre per quelli che li usano? ! E quali sono queste magnifiche illuminanti soluzioni? Delegare società terze per gonfiarsi le proprie tasche per realizzare quanto avrebbero potuto fare uno o due semplici operai comunali? E no, troppo facile, i cittadini materani sono polli da spennare e allora: via a una miriadi di strisce blu a gogò! E' questo il buon senso dimostrato dai zelanti uomini della cricca comunale? E' questo lo zelo del buon padre di famiglia?! Il mio comune buon senso invece, come quello di tanta brava gente che il cervello proprio non l'ha venduto ai ministri della religione del clientelismo, ritengono che questa logica perversa vada frenata e subito. Ci sono le leggi e valgono per tutti, le strisce blu vanno applicate là dove è giusto e possibile, non selvaggiamente per arricchire "neo-imprenditori amici di...." Ci siamo rotti, ne abbiamo le tasche piene, è arrivata l'ora di smetterla di concepire la civitas come oggetto delle proprie brame da longa manus medievale. Se qualcuno non l'ha ancora capito, qualcun'altro glielo farà capire e, se non sentono, si griderà più forte e ancora di più, ad oltranza. Si dimostreranno sordi? Orbene, se sono non udenti, con tanto doveroso rispetto per chi non-udente, siamo disponibili per una full immersion di L.I.S. ( Lingua Internazionale dei Segni), magari con l'uso dei Segni e di quelli inequivocabili, chissà che non comprendano finalmente che l'aria è cambiata. Chissà che non approfondiscano seriamente sullo stato umorale della gente comune, della classe media e di quelle disagiate. Del sottoccupato di casa nostra, dell'ennesimo padre di famiglia costretto ad emigrare per non vedersi togliere oltre al tozzo di pane anche la casa sotto il cui tetto dormono moglie e figli. Chissà che non rispondano, almeno balbettanti, ai richiami delle proprie coscienze intorpidite per l'aumento dei reati di furto, di usura e di strozzinaggio vero e proprio. Chissà, vorrei nutrire ancora una speranza, prima che sia troppo tardi e che altre logiche da cicli e ricicli storici non prendano il sopravvento per una fame e sete di giustizia non più tollerabile.

L'importanza del saper comprendere una legge

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Il 01/03/2011, Aldo85 ha scritto :

Ma che brave le iene, adesso il bersaglio sono le strisce blu. Peccato che le strisce blu non debbano essere NECESSARIAMENTE ubicate fuori dalla carreggiata, quantomeno non come indicata nel servizio. L'art 7 del codice dice, premesso il discorso carreggiata, "e comunque in modo che i veicoli parcheggiati non ostacolino lo scorrimento del traffico". Ciò significa che, se non intralciano la circolazione, sono legittime anche se sulla carreggiata. Carregiata, ai sensi dell'art. 7, non è tutta la strada fino al marciapiede, bensì solo la parte necessaria alla circolazione dei veicoli. Pertanto, qualora ecceda spazio, ben si può adibire alla sosta "purchè non intralci la circolazione". Diversamente, la seconda parte dell'art 7 non avrebbe senso. Ben fa Casa Pound a sconsigliare il ricorso al Giudice di Pace. Qualora sussistano le condizioni d spazio e circolazione, tutti i ricorsi verrebbero rigettati dal Giudice che avesse la pazienza di leggere tutta la disposizione e non solo il primo comma. Auguri ai comuni per la pioggia di ricorsi e complimenti a questi provocatori pseudo-indipendenti! Iene è un nome che gli si addice, in fondo sono animali che si nutrono di carcasse.

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