Michela Ristits: intervista all'ex atleta materana

Michela Ristits

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di DANILO MAZZILLI

Matera Intervista a Michele Ristits, ex atleta materana in forza al San Pietro Vernotico."

Com’è nata la passione per il volley?
"Come tante bambine che ora hanno più o meno la mia età, prima con Mimì e poi con Mila, quei cartoni mi hanno fatto venire la voglia di cominciare, poi la passione è continuata col tempo. Sono ancora qui che gioco infatti!"

Michela, parlaci della tua carriera
"Carriera mi sembra un parolone, comunque, diciamo che è iniziato tutto con il piano altezza della federazione. Giocavo già da diversi anni nella mia squadretta a Gorizia. In uno dei raduni mi ha notato dei rappresentanti della squadra di Modena: avevo 16 anni e mi sono trasferita lì per provare a fare questo sport da professionista. Sono rimasta a Modena 3 anni, poi ho girato parecchio: Bari, San Lazzaro (BO), Spezzano (MO), Conegliano (TV), Curtatone (MN), Flero (BS), Piacenza, San Vito (BR), Brindisi, Matera e ora San Pietro Vernotico (BR). Ho fatto molti anni tra B1 e A2, da qualche stagione sono in B2, volevo un impegno un po’ meno gravoso."

Ci parli del tuo ruolo in campo?
"Ho cominciato come centrale, poi per qualche anno ho fatto il jolly, nel senso che giocavo dove serviva: centrale, opposta, schiacciatrice. Ultimamente, già da parecchie stagioni ormai, gioco come schiacciatore-ricettore: il mio forte è comunque l’attacco, in ricezione e difesa non sono mai stata fortissima (anche se sono migliorata con gli anni, con tanto duro lavoro). Infatti alcuni anni ho giocato come schiacciatrice ma senza ricevere, a volte uscivo pure per il libero al posto del centrale. Diciamo che devo mettere la palla a terra dai, è il mio compito principale."

Ci sono alcune persone che ricordi con particolare affetto nel tuo percorso nel mondo del volley?
"Ce ne sono diverse, non vorrei fare torti, però quelle con cui ho legato di più e siamo tuttora molto amiche (anche se ci vediamo poco a causa della distanza e degli impegni di campionato) sono Betta Gilioli e Marina De Dominicis. E una delle mie prime allenatrici, Raffaella. Loro sono davvero speciali. Degli anni passati ho un bel ricordo di Elisa Togut: siamo partite da Gorizia per Modena insieme, eravamo piccoline e ci aiutavamo a vicenda. Più o meno di ogni anno ci sarebbe qualche persona da ricordare, e a volte anche qualcuna da dimenticare!"

L’allenatore e la compagna di squadra che più ti hanno aiutata nella tua carriera?
"Come allenatore citerei il prof. Guidetti: credeva molto in me ed è stata una bella annata. Anche Bosetti è stato pallavolisticamente importante perché mi ha “scoperta” col piano altezza e mi ha insegnato le basi della tecnica, ma sul piano umano preferisco soprassedere. Come compagna di squadra non saprei, ce ne sarebbero tante, capita spesso di aiutarsi nei momenti di difficoltà. Diciamo che quella da cui potevi imparare anche solo guardandola è Irina Kirillova, ho avuto la fortuna di allenarmi con lei quando ero a Modena, uno spettacolo, troppo forte."

La stagione più bella per te?
"Direi un po’ tutte quelle in cui alla fine si è ottenuta una promozione, quindi a Spezzano, a San Vito e a Matera. Anche se ci sono state pure cose negative, alla fine resta il bel ricordo della vittoria. Sono state belle annate anche quelle a Piacenza e a San Lazzaro, ma perché eravamo un bel gruppo e ci siamo divertite molto."

C’è qualche scelta che non rifaresti nella tua carriera?
"A posteriori forse sì, ma sapendo delle cose che al momento della scelta non potevo sapere. Con le informazioni che avevo a disposizione, probabilmente rifarei tutto. Potendo prevedere il futuro, credo che non me ne sarei andata da Spezzano e sarei rimasta un altro anno."

Oltre il volley c’è lo studio, ce ne parli?
"Sono iscritta a Economia aziendale a Brindisi, mi laureo proprio in questo mese. È stata una scelta tardiva la mia quella dell’università, mi sono iscritta 3 anni e mezzo fa perché mi ha convinta il mio ragazzo, prima non avevo mai voluto farlo. Ora sono contenta, riprendere a studiare dopo 10 anni dal diploma non è stato facile, però pensavo peggio. Lo sport impegna parecchio, ma il tempo per studiare volendo si trova. La mia scelta di scendere di categoria è stata fatta anche per questo."

Dopo la promozione conquistata a Matera sei andata a San Pietro, dove nella passata stagione avete sfiorato la promozione. Quali sono le ambizioni per quest'anno?
"Per quest’anno l’obiettivo è sicuramente centrare quella promozione che ci è sfuggita l’anno scorso. Speriamo di farcela. Per come stanno le cose adesso dobbiamo impegnarci al massimo per non perdere punti per strada, e purtroppo dobbiamo anche sperare in un passo falso della capolista Arzano che finora non ha sbagliato un colpo (complimenti a loro). Vedremo alla fine chi la spunterà, altrimenti ci proveremo nei play off."

Danilo Mazzilli

Tags: michela ristits | time volley

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Rubrica: Sport

Speciale: Sassi Volley - pallavolo Matera

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