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27/03/2011 20.59.46 - Articolo letto 5274 volte

Intervista a Saverio Acito sul Piano Casa

Saverio Acito Saverio Acito
Appartamenti a Matera Appartamenti a Matera
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"la mancanza di unità di visione sulle soluzioni porta ad improvvisare"
di DANILO MAZZILLI
Matera Proviamo a spiegare le principali linee guida del Piano Casa
"Il piano casa nasce per due esigenze principali: risolvere il fabbisogno abitativo sociale in assenza di risorse pubbliche e dare un impulso all'economia stimolando il settore più “facile”, quello dell’edilizia. Dei due punti, il primo, in campo sociale, è quello che in questo momento ci interessa di più perché trova, allo stato, solo nel coinvolgimento del privato l’unica soluzione possibile. Non accedere alla occasione offerta dal piano casa significa non voler rendere disponibile per chi non ha la possibilità di seguire il mercato di poter beneficiare finalmente di una possibilità più accessibile. Nasce quindi l'esigenza di coinvolgere il privato in una operazione possibile solo se al privato viene consentita una operazione economicamente possibile, se non proprio vantaggiosa. Di qui la occasione offerta di proporre soluzioni anche in variante allo strumento urbanistico. Il privato così può mettere a disposizione aree che, al momento o definitivamente, hanno minor valore altrimenti destinate o non destinate certamente alla edificazione residenziale, ma che dovranno comunque garantire utilizzabilità conformi al bando per qualità progettuale, riqualificazione urbana e quant’altro previsto nel bando stesso.
Immaginare che i “nostri”  Imprenditori mettessero a disposizione del piano casa aree che potrebbero utilizzare vantaggiosamente per l’edilizia privata, rinunciando ai vantaggi sino ad ora loro garantiti, era ed è utopia se non pazzia.
Le proposte sono quindi quasi necessariamente tutte in variante rispetto al piano regolatore, se ne avessimo uno. o alle previsioni del Regolamento Urbanistico  presentato.
Rappresentano quindi un punto d'incontro, un compromesso “trasparente”  quindi tra l’interesse pubblico di disporre di un adeguato numero di alloggi sociali e l’interesse privato di costruire alloggi senza troppo soffrire, utilizzando la legislazione nazionale e regionale che apre a prospettive di poter attivare iniziative in variante agli strumenti urbanistici vigenti questa volta per esigenze di preminente interesse sociale, come, per altro già operato nel nostro ed in altri comuni d’Italia per approvare “167” destinate all’edilizia economica e popolare, ove non poche speculazioni vere si sono consumate da parte di maneggioni della cooperazione, sfruttando il bisogno di quanti avevano la necessità di una casa, possibilmente a prezzo calmierato rispetto al mercato libero. E  non sempre è andata così."

Il Piano casa mette in luce spaccature nella maggioranza?
"Anche in questa circostanza si è evidenziata l’assenza di una “politica condivisa” della maggioranza, anzi la assenza di un benché minimo denominatore comune. Non dico nove posizioni distinte, quanti i gruppi che la compongono, perché come spesso succede, non tutti si sono espressi, ma tutti quelli che si sono espressi hanno evidenziato distinguo di tale portata da indicare una posizione differente, totalmente differente, anche nello stesso gruppo. Troppe diversità nella maggioranza. Per altro è apparsa evidente la spaccatura non tanto e non solo sulle possibili soluzioni, ma anche sugli “innominati”, sì quelli che non sono stati mai nominati, ma che hanno condizionato comunque il confronto. E’ scoppiata evidente poi la avversione alle Imprese di costruzione, cementificatori: approfittatori sporchi, brutti e cattivi, che vanno radiati dal contesto materano, tutto puro e immacolato, salvo inseguirli per sponsorizzazioni, cordate , promozioni, se non altro, ma questa volta in privato. Come è apparsa del tutto evidente la approssimazione di posizioni di “principio” che celavano però una evidente avversione a qualcuno prima ancora che a qualcosa e comunque scontava l’approssimazione della non conoscenza di cosa si sarebbe andato ad approvare. In somma sono venuti fuori, e non poteva essere diversamente, tutti i caratteri propri dei materani con una buona dose, ovviamente non confessata, ma evidente di sospetto, forse invidia o gelosia. In alcune posizioni si poteva anche intravedere il rammarico di doversi confrontare con proposte che non passavano attraverso il vaglio preventivo di chi avrebbe voluto autorizzare la candidatura.Una sorta i lesa maestà. Come osano questi Imprenditori proporsi senza essere autorizzati da noi?  Qui rischiamo di non contare più, avranno detto: dopo vent’anni di silenzio nei quali , come ha detto lo stesso Sindaco, la nostra città è stata vandalizzata consumando le migliori fantasie per consentire tutto a tutti, ora si torna a scandalizzarsi, in presenza di “trasparenti” proposte conseguenti ad un avviso pubblico. C’è di che riflettere sui silenzi, sulle omertà, sulle decadenze dei vincoli e delle norme di salvaguardia, sul ritardo stesso nell’adozione del Regolamento Urbanistico, che ha già avuto ben tre presentazioni e due Assessori, solo con questa Amministrazione."

Facendo i conti in tasca a chi necessita di alloggio, di che cifre si parla?
"Il prezzo dei fitti dovrà essere intorno ai tre euro a metro quadrato. Facendo un esempio concreto, un alloggio di 70 mq sconterà un fitto di circa 210 euro mensili, compresi di oneri di gestione. I fitti poi concorreranno anche a conguagliare il prezzo di riscatto dell'alloggio. Queste le cifre, pur in presenza di alloggi da realizzare con standard qualitativi sicuramente più elevati di quelli che oggi caratterizzano gli alloggi sociali."

Il Vantaggio allora non è da individuare solo per gli imprenditori
"La strada è chiara, la legge serve per coniugare nel miglior modo possibile gli interessi. Pur non ritenendo un reato il giusto utile delle Imprese, mi auguro che questa volta a trarre vantaggio sia proprio chi non potrebbe diversamente aspirare ad una casa dignitosa. Anche a costo di far guadagnare gli Imprenditori che hanno voluto accettare questa sfida. Perché di sfida si tratta e sono anche convinto che non tutti poi parteciperanno al Bando pubblico pur avendo fatto la manifestazione di interessi. La onerosità nuova per certi versi connessa ai tanti vincoli che accompagneranno la proposta, sconsiglierà qualcuno e farà aprire gli occhi a quanti pensavano di aver trovato una facile soluzione per la valorizzazione delle proprie aree. Questa volta gli imprenditori devono costruire a loro rischio e successivamente gestire anche una consistente quantità di alloggi da fittare a prezzo sociale, quindi niente più alloggi venduti sulla carta e costruiti con i soldi degli acquirenti."

Come voterà il Pdl in Consiglio Comunale?
"Il Pdl voterà la proposta all'ordine del giorno che allo stato approva un elenco di proposte conformi all'avviso pubblico che la Giunta Comunale ha approvato. Riservandosi però di entrare nel merito delle singole proposte progettuali, che dovranno essere intanto corrispondenti al bando e poi qualitativamente ineccepibili anche per la capacità di rispondere al bisogno di edilizia sociale, alla riqualificazione urbana, ponendo finalmente a disposizione delle zone della città opere di urbanizzazioni impossibili in altro modo da realizzare."

Quanti alloggi sono necessari?
"Tutti quelli necessari a risolvere il fabbisogno senza l’impiego di risorse pubbliche che, per altro non sono disponibili. Siamo dunque contrari a qualsiasi taglio indiscriminato al numero di alloggi delle proposte, perché riteniamo che la selezione quantitativa deve essere motivata da quella qualitativa. Aver saputo affrontare e risolver il problema dell’edilizia sociale attingendo dal privato anziché dai fondi pubblici regionali ci consentirebbe di contrattare con la Regione una maggiore attenzione su altri fronti non diversamente risolvibili. Potremmo rinunciare a favore di altre aree urbane per l’edilizia pubblica e reclamare maggiori risorse sui temi sociali, culturali, turistici o infrastrutturali. Potremmo insomma comportarci da società e Amministrazione matura."

Il Sindaco sta incontrando varie associazioni, cosa ne pensa?
"Poco da dire in merito a incontri con le associazioni. Assolutamente doverosi e giusti, ma in fase di elaborazione, in fase preliminare e non a fatto ormai compiuto, cercando più un conforto che una proposta. Più il sostegno ad una decisione che un concorso a decidere. Ma non sarà sfuggito a nessuno che il Sindaco rende questi incontri solo momenti mediatici, nulla di più.
Mi permetto di ricordare anche a lui che,  come diceva un uomo della moda, non bisogna essere notati quanto ricordati, e per essere ricordati occorre superare l’effimero."



Danilo Mazzilli








Sassiland News - Editore e Direttore responsabile: Gianni Cellura
Testata registrata presso il Tribunale di Matera n.6 del 30/09/2008




 
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