Sembra un paradosso, quasi una beffa del destino quello di via dell’Industria alla zona Paip 2 di Matera. Proprio davanti alla sede del Dipartimento di Matera dell’Agenzia Regionale per la Protezione dell'Ambiente della Basilicata (Arpab) c’è una vera e propria discarica a cielo aperto che si estende per una cinquantina di metri. Tra strada e marciapiede sono abbandonati i più disparati tipi di rifiuti: dagli ingombranti agli speciali, dalla spazzatura indifferenziata al vetro, dalla carta alla gomma ai metalli, fino ad arrivare a qualche rifiuto pericoloso come batterie d’auto o vecchi neon. Il paradosso sta nel fatto che questo degrado legato ai rifiuti avviene a 5 metri dalla massima agenzia regionale preposta al monitoraggio e al controllo dei fattori di rischio per la protezione dell'ambiente. Certo, qualcuno può obiettare che questo scempio ambientale è dovuto all’inciviltà di chi conferisce i rifiuti senza rispettare le norme o è conseguenza del servizio di raccolta che, nelle due zone industriali della città, non è mai stato efficiente. Il Comune ha senza dubbio le sue colpe, ma chissà se qualche dipendente dell’Arpab si è preso la briga di segnalare questo stato di cose, al suo stesso ufficio, affinché qualche dirigente prenda iniziativa. Anche perché all’interno dell’Arpab c’è proprio un ufficio denominato “Suolo e Rifiuti” che svolge attività e compiti di prevenzione e controllo in materia ambientale con funzioni di supporto tecnico-scientifico alle autorità locali amministrative e giudiziarie. Le materie di competenza riguardano tutte le fasi di gestione dei rifiuti, la bonifica e il recupero di siti contaminati o degradati, gli impianti di depurazione e gli scarichi. Quindi un richiamo al Comune dovrebbe essere quasi automatico, non fosse altro per la vicinanza di quei rifiuti alla sede fisica dell’Arpab di Matera. Difficile pensare che i dipendenti del Dipartimento di Matera non se ne siano accorti, anche perché la situazione di degrado di via dell’Industria con i rifiuti che invadono le strade è una faccenda che dura da mesi, se non da anni interessando anche altre aree del Paip uno e due. “Ormai siamo quasi rassegnati a questo stato di cose –commenta uno dei commercianti della zona- sembrava essere migliorato l’impegno nella raccolta da parte della nettezza urbana, ma da un pò di tempo il meccanismo sembra essersi di nuovo inceppato con i risultati che sono sotto gli occhi di tutti”. E se i rifiuti per strada minacciano anche la sede della massima autorità territoriale in materia cosa possono fare i commercianti che pure sono parte in causa poiché anche loro contribuiscono a questo stato di cose? La risposta per loro è di andarsi a guardare proprio il sito internet dell’Arpab (www.arpab.it) dove perlomeno viene spiegato bene cosa sono i rifiuti urbani e quelli speciali oppure inoltrare una segnalazione dalla sezione “contatti”, magari scrivendo soltanto di guardare fuori dalla finestra dell’ufficio di Matera: l’emergenza rifiuti è li, sotto i loro occhi.