Un anno è passato dalla tragedia di Picciano B, quando il crollo di una palazzina costò la vita al piccolo Vito Perniola, sconvolgendo la vita della famiglia e dell’intera città. L’Amministrazione Comunale di Matera affrontò a suo tempo, con la massima tempestività, l’emergenza legata ai danneggiamenti subiti dalle quattro abitazioni confinanti ed avviò una programmazione mirata a trovare una soluzione definitiva alle complesse problematiche del Borgo. La Giunta Comunale destinò a tre famiglie sgomberate dalle abitazioni del Borgo tre dei quindici alloggi rientranti nel Programma di Recupero Urbano del rione Venusio, la cui procedura di assegnazione, attivata dall’Ufficio Patrimonio, è in via di ultimazione. La programmazione della realizzazione degli alloggi è stata effettuata dal Comune, in assenza di disponibilità di alloggi da parte degli altri enti preposti, in tempi brevissimi. Per quanto riguarda un quarto appartamento danneggiato, di proprietà del sig. Francesco Paolo Tamburrino, il Comune ha provveduto ad effettuare i lavori e gli interventi del caso, che hanno consentito il tempestivo rientro del proprietario nella propria abitazione, dopo accurate verifiche dell’assessore e del dirigente competenti. Inoltre, nel periodo di emergenza, l’Amministrazione Comunale si è adoperata con una serie di aiuti umanitari nei confronti delle famiglie interessate dal crollo, nonché nella rimozione dei detriti e nella pulizia del luoghi.
Nel Borgo Picciano B, i tecnici del Comune di Matera hanno più volte effettuato sopralluoghi e ricognizioni per monitorare lo stato degli alloggi; contestualmente, l’Amministrazione Comunale ha avviato le procedure per la vendita degli immobili alienabili, di concerto con gli adempimenti di competenza dell’Ater. Attualmente, dei ventisette alloggi, già cinque pratiche pervenute dall’Ater sono state perfezionate per il riscatto, che si è concretizzato per una abitazione. Forte è stato in tal senso l’impulso dato dal Sindaco Emilio Nicola Buccico in materia di edilizia sociale, dopo due amministrazioni immobili e che prediligevano una edilizia speculativa. “Questa amministrazione ha avviato una serie di incontri e riunioni operative con Ater e Regione Basilicata mirate al reperimento delle aree necessarie per la realizzazione delle case - spiega Buccico -. Abbiamo individuato le procedure ottimali per sbloccare gli interventi su cinque aree di edilizia sociale, che sono le due aree di via Gravina, quelle di Serra Rifusa, San Giacomo e La Martella. L’assegnazione è stata già formalizzata dall’Amministrazione per una di esse, mentre per quella molto importante di la Martella, dove i finanziamenti stanziati giacevano inutilizzati, la situazione si è sbloccata dopo un incontro avvenuto a Roma al Ministero delle Infrastrutture. Siamo pronti anche ad assegnare le aree necessarie per la concretizzazione degli altri quattro interventi, nell’attesa di individuare dove sorgeranno e la quantità degli alloggi. In tal senso, abbiamo in programma una intesa con l’Assessorato Regionale all’Urbanistica per concordare le procedure urbanistiche”.